SAVONA. 3 AGOS. Un gran numero di appassionati di arte e brocantage ha partecipato ieri a Marmoreo
(frazione di Casanova Lerrone) alla inaugurazione della tradizionale mostra estiva “Arte in Campagna” ed all’ appuntamento fisso per gli amanti del brocantage, il mercatino dell’ antico Frantoio. Il mercatino sarà ripetuto il 6 settembre, data nella quale chiuderà anche la mostra, visitabile su appuntamento, telefonando al numero 3312131310.
Il brocantage ha visto la presenza di una trentina di espositori che hanno offerto oggetti vari, artistici e artigianali, cose curiose e carine, mentre la mostra, giunta alla nona edizione, ha presentato le opere di una quindicina di artisti. Fra questi da segnalare Marianne Louoma, Letizia Nicolini, Donatella Pecoraro, Sabrina Marchiano e Giovanni Pazzano.
Tra i venditori non solo dei mercanti, ma anche alcuni desiderosi di svuotare le proprie cantine incontrando appassionati di vecchi oggetti, arredamento, libri, biancheria e molto di più, come avviene nei famosi “vide grenier” della vicina Costa Azzurra.
Quest’ anno – ci ha spiegato Enrica Cremonini, una delle organizzatrici dell’evento- Arte in Campagna presenta una edizione un po’ ridotta rispetto alle precedenti. Addirittura, a causa della pandemia, pensavamo di non organizzarla neppure, invece abbiamo pensato di abbinarla al mercatino ed è stata una ottima idea”. I due eventi sono organizzati dall’Associazione ETRA – Marmoreo Comunità Creativa.
Durante la giornata è stato possibile visitare, oltre al vecchio frantoio ed alla mostra d’ Arte, la celebre Chiesa di San Pantaleo, in procinto di restauro ed il delizioso “Piccolo Museo di Zita dei Fiori”.
A collaborare alla buona riuscita della giornata sono stati anche alcuni degli agriturismi locali: l’ Agriturismo Cascina il Poggio, l’ Agriturismo Pinocchio e l’ Agriturismo A Canonica, che hanno preparato menù a base di prodotti locali speciali per l’evento.
Nel pomeriggio grande successo di pubblico anche per l’ iniziativa Aps #cosavuoichetilegga, con letture dal vivo.
Durante la giornata si è tenuta una raccolta fondi per il restauro della Cappella di San Pantaleo: “Siamo un gruppo di fedeli – ci ha detto una delle organizzatrici, Alessandra Comparato- che, insieme al parroco Don Armando Nania, abbiamo pensato di cercare di salvaguardare il patrimonio artistico, storico e devozionale del nostro territorio. Oltre a San Pantaleo a Marmoreo infatti ci sono altre sei cappelle, un oratorio e la Chiesa di San Pietro e Paolo. Il nostro progetto è quello, iniziando proprio da San Pantaleo, di riuscire a restaurare tutti questi edifici religiosi. Con il parroco ci siamo così rivolti all’ architetto Roberto Barbera. Ora che abbiamo il progetto, stiamo cercando fondi per realizzare gli interventi necessari al restauro di San Pantaleo e stiamo anche partecipando con questo nostro gioiello della devozione ligure al censimento nazionale del FAI, I luoghi del cuore”.
Molto interessante anche la visita all’ Agriturismo Cascina il Poggio, al delizioso “Piccolo museo di Zita dei fiori”. Si tratta di una esposizione di oggetti e fotogrammi del passato che ricordano le tradizioni locali, allestito con eleganza e cura dai proprietari. “Abbiamo cercato- ci ha spiegato l’ Alfiere del lavoro e sindaco di Casanova Lerrone dal 1999 al 2009, Sabrina Merlo- ristrutturando le antiche stalle della cascina, di ricostruire gli ambienti nei quali si svolse la vita quotidiana nella cascina dal Settecento fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. Così abbiamo ri-arredato un ingresso, una camera da letto, una saletta ed una cucina con gli oggetti ed il gusto dei nostri progenitori. Tutti coloro che visitano il piccolo museo, italiani e stranieri, ci fanno tanti complimenti per come l’abbiamo allestito. Per noi questa è la soddisfazione più grande ed oltretutto risponde alla richiesta che ci fecero i nonni di conservare memoria del passato. In questo modo abbiamo cercato di dare una adeguata risposta a quella promessa. Ma l’ ispirazione per creare questo piccolo museo ci è venuta invece leggendo il romanzo di Mario Tobino “Zita dei fiori” dove lo scrittore descrive la protagonista, che aveva le stesse caratteristiche di mia madre”.
CLAUDIO ALMANZI