Varazze ha ricordato San Domenico nello storico chiostro dell’omonimo Convento
“Il grano per dare frutti deve essere seminato, altrimenti marcisce …”.
Questo l’insegnamento di San Domenico di Guzmàn, fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori (*), la cui ricorrenza religiosa è stata ricordata e festeggiata sabato 8 agosto 2020, nel cinquecentesco chiostro del Convento Domenicano di Varazze, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno e di un numeroso gruppo di fedeli, opportunamente distanziati.
Una manifestazione religiosa molto sentita nella Varazze Cateriniana e Jacobea, arricchita quest’anno dalla presenza di un nutrito gruppo di giovani conversi Domenicani provenienti da Torino, dai fratelli della Comunità del Convento di San Giacomo in Latronorio di Varazze, preceduta dal dotto triduo di preparazione di Padre Didier Baccianti 0.P, che ha tracciato la vita e le opere del Padre Domenico, “Arca del testamento”, come da denominazione di Papa Gregorio IX.
La lotta contro l’eresia e il rilassamento dei costumi, oggi come ieri pietre d’inciampo che la Chiesa tutta, religiosi e laici, sono chiamati a rimuovere, con l’aiuto della Madonna e il culto del Santo Rosario, sono stati gli argomenti portanti della liturgia in onore di San Domenico, la cui Santa Messa è stata officiata dal Priore padre Daniele Mazzoleni, in una rinnovata rivisitazione fideistica seguita con vivo interesse e profonda partecipazione dalla cittadinanza e da una cospicua rappresentanza della colonia balneare.
Di questi tempi difficili e tribolati, in cui la superficialità sembra prevalere sulla essenziale profondità dei valori civili e religiosi, la ricorrenza di San Domenico a Varazze è stata più di un segnale di rinascita che va oltre le mura di una città, per ricordarci le nostre autentiche radici spirituali.
(*) – «I Frati Domenicani devono la loro origine a San Domenico di Guzmàn, canonico spagnolo degli inizi del 1200. Voluti dal Fondatore come predicatori preparati spiritualmente e culturalmente per un tipo particolare di predicazione, per ostacolare il diffondersi delle varie eresie che minacciavano la Chiesa, la quale ha visto sempre nei Domenicani i dottori e predicatori qualificati per la salvezza degli uomini di tutti i tempi, nella verità e fedeltà alla Chiesa stessa.»