Se traduciamo la parola inglese ‘rise‘ abbiamo il seguente sostantivo: salita. Ebbene, questo momento che ha messo a dura prova tutti, soprattuto gli operatori del mondo dello spettacolo, è davvero un’ardua risalita.
Ma Alex Atzewi non è certo un artista che si siede e quindi per lui questo momento è stato anzi un motivo di maggior stimolo creativo ed ecco che è nata una nuova produzione, “Rise”, che attraverso il movimento narra le difficoltà che abbiamo vissuto tutti.
“Osservo che nella vita è come se ci fosse una continua montagna da scalare e dover superare e l’ascesa alle volte è talmente ripida da causare delle veloci scivolate le cui riprese sono inevitabilmente rallentate e pesanti” dice Atzewi.
Il quadro coreografico si apre con un gruppo che, attraverso movimenti sospesi, alternati ad altrettanti che invece sono frenetici, rappresenta questa faticosa lotta per salire verso una meta. Alle azioni di gruppo si alternano figure singole anch’esse immerse nel continuo flusso dinamico dell’affannosa “scalata”. Non tutti riusciranno nell’intento. Alcuni, vinti dalle difficoltà dell’impresa, scenderanno rovinosamente lungo quella salita troppo ripida per loro. Ma questa è la vita.