In vista della finale playoff di andata contro il Frosinone, il tecnico aquilotto Vincenzo Italiano analizza così il momento dei suoi.
“Martedì si è palesata la grande carica di questa squadra, che voleva a tutti i costi ottenere l’accesso alla finale dopo un campionato fantastico, che ci ha permesso di chiudere con uno storico terzo posto; siamo molto soddisfatti per esser riusciti a ribaltare un risultato complicato da recuperare e alla fine è stato magnifico ed emozionante salutare i tifosi: ora vogliamo fare l’ultimo passo, quello più importante.
I ragazzi sono entusiasti, felici di quanto sono riusciti a fare ed il risultato ha aumentato ulteriormente l’autostima e la consapevolezza nei nostri mezzi; domenica andremo ad affrontare una squadra molto forte come il Frosinone, che nelle ultime partite ha compiuto rimonte importanti e che mentalmente sta molto bene.
Quei primi dieci minuti della sfida contro il Chievo sono figli di un’idea inconscia che si era probabilmente insinuata nelle menti dei ragazzi, ovvero che non bisognava per forza fare la nostra solita partita, ma al contrario che si potesse attendere; abbiamo imparato la lezione e l’abbiamo dimostrato martedì sera, sicuramente nei prossimi 180 minuti servirà ancor più concentrazione, determinazione e attenzione ad ogni minimo dettaglio.
Le parole del Presidente Volpi? Le sue parole di stima nei miei confronti mi hanno fatto molto piacere e cercheremo di regalargli una promozione che lui come tutta la città sogna da sempre.
I nostri tifosi sono stati eccezionali, hanno fatto qualcosa di davvero emozionante e ci hanno caricato tutto la squadra e fornito quella spinta in più per consentirci di compiere la rimonta contro il Chievo.
Galabinov? Ha recuperato con grande velocità dall’infortunio, rientrando in tempi record e con grande motivazione; oltre al gol, ha dimostrato cosa vuol dire giocare per la squadra e mettere in campo l’atteggiamento giusto per aiutare lo Spezia a vincere. Quando l’ho tolto, avrebbe voluto restare in campo perchè stava bene e si stava divertendo, quindi capisco bene la sua rabbia in quel momento, ma appena arrivato in panchina ha abbracciato e caricato Ragusa, dimostrando ancora una volta il suo attaccamento al gruppo.
Nzola? Ha una stazza rispetta rispetto ad altri componenti della rosa e c’è voluto più tempo per rivederlo in forma, ma in primis anche per lui è l’aspetto mentale a fare la differenza, lo dimostra il fatto che da esterno ha offerto una prestazione ottima sia in fase offensiva che in ripiegamento.
Il Frosinone? Dovremo esser bravi ad individuare le contromisure adatte per rispondere alle offensive dei ciociari. Dobbiamo andare allo “Stirpe” con la mente libera, essere quello Spezia che sta facendo gioire i tifosi e cercare di non compromettere la gara di ritorno, facendo grande attenzione.
I ciociari squadra più matura e adatta a certe partite? Noi dobbiamo concentrarci esclusivamente sul campo, pensando ognuno ai propri compiti, cercando di divertirci, lasciando l’ansia lontano dal rettangolo di gioco: questo sarà compito mio e dello staff, concentrandoci specialmente sui più giovani.
Lo Spezia per me? In questo anno ho messo in campo tutto quello che avevo e vedere oggi una città intera impazzita e che ha in mente solo le Aquile per me è la soddisfazione più grande e personalmente sono rimasto colpito di quanto accaduto prima della gara, perchè mai prima avevo visto un’attestato di amore così grande”.