Ancora un mercatino di Forte dei Marmi, o sedicente tale, manda su tutte le furie gli ambulanti liguri. Anzi i mercatini sono due: perché i consorzi in arrivo dalla Toscana saranno protagonisti domenica 13 settembre a Bogliasco e sabato 19 settembre a Moneglia. Spesso, questi mercati non hanno nulla a che fare con la rinomata località della Versilia.
«In entrambi i casi avevamo ribadito la nostra contrarietà e chiesto ai rispettivi sindaci l’annullamento di manifestazioni che penalizzano gli operatori locali a vantaggio di non meglio precisati consorzi in arrivo da fuori regione, ma le nostre ragioni sono rimaste inascoltate», denuncia Roberto Zattini, presidente provinciale di Anva Confesercenti.
«Il nostro non vuole certo essere un capriccio, bensì un preciso richiamo al rispetto delle regole – puntualizza Zattini – infatti le norme regionali impongono al Comune di consultarsi con le associazioni di categoria più rappresentative, fra le quali certamente rientra anche Anva, prima di autorizzare lo svolgimento di mercati che coinvolgano operatori di altre regioni. Il problema è che non esistono sanzioni per le amministrazioni che non si attengono a queste disposizioni.
E così non solo, in questo caso, le regole sono state disattese ma, come detto, sono state ignorate anche le nostre successive richieste di annullamento. Fra l’altro, è bene ribadire per l’ennesima volta come molti di questi consorzi abusino in realtà dell’accostamento con Forte dei Marmi, tanto che il Comune locale li ha già diffidati a più riprese dall’utilizzo del proprio nome».
«Sarebbe anche superfluo ribadire, stante l’eccezionalità di questo 2020 segnato dal lockdown, la vitale importanza di ogni singola giornata di lavoro per la sopravvivenza degli operatori ambulanti, già di per sé soggetti alle variabili meteorologiche che possono cancellare o comunque rovinare diversi appuntamenti nel corso dell’anno. E da questo punto di vista – conclude Zattini – sarebbe stato quantomeno auspicabile che gli ultimi weekend della bella stagione venissero riservati ai nostri operatori. Alla prossima giunta regionale chiederemo di trovare una soluzione che possa mettere fine alla disinvoltura con cui, purtroppo, certi sindaci si sottraggono al rispetto delle regole confidando sull’impunità. Questo non è più accettabile».
«Ci sono attività che vivono e lavorano sul territorio per tutto l’anno e che, puntualmente, vengono umiliate da alcune amministrazioni locali – rincara la dose Daniele Mignacca, coordinatore Anva per il Tigullio -. Da anni denunciamo la mancanza di programmazione e l’assenza di qualsiasi concertazione con le associazioni di categoria tale da portare alla definizione di un calendario di eventi condiviso. Ed il risultato, in questo caso, è che il 19 settembre, il mercatino di “Forte dei Marmi” di Moneglia andrà a confliggere con i mercati settimanali di Deiva Marina e Sestri Levante, vale a dire i due Comuni confinanti.
E tutto questo mentre, quando invece siamo noi a chiedere di poter svolgere una giornata straordinaria a recupero di appuntamenti saltati, spesso sorgono impedimenti insormontabili, se non veri e propri veti, che di fatto vanificano le nostre richieste. Senza contare, poi, che il mercato settimanale di Moneglia era già stato stravolto nella sua logistica, mentre questi operatori che nulla hanno a che fare col tessuto economico locale potranno posizionarsi come se niente fosse in corso Libero Donghi. Qual è il senso di tutto questo?» ABov