Confagricoltura Liguria chiede spiegazioni sui fondi promessi per il secondo lotto del “nodo” Fasceo, Carendetta, Carenda
“In piena allerta rossa, e dunque non ancora consapevoli di cosa la stessa causerà, sono già a contare gli ennesimi danni sulla Piana di Albenga – interviene così il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis.”
“L’eccezionalità delle precipitazioni in atto – prosegue – non può e non deve essere ‘giustificazione’ di quello che sta accadendo nella zona del Rio Fasceo, e nel nevralgico snodo da Rio Carendetta e Rio Fasceo, che ricordo essere canali di 1° livello, con la Carenda. Tutte le aziende della zona sono andate per l’ennesima volta a bagno”.
Ma ciò, ora più che mai, non è comprensibile né giustificabile – sottolinea Confagricoltura.
“All’atto dell’inizio dei lavori sul primo lotto, finanziati grazie al PSR ed anche all’attenta curatela della domanda di aiuto sul medesimo Programma, proprio da Confagricoltura presentata in nome e per conto del Comune di Albenga, sono stati garantiti i fondi per il secondo lotto, quello in cui oggi si è già assistito alla rovinosa esondazione che ha fatto perdere l’intera produzione autunnale/invernale di decine di aziende – continua De Michelis”.
Fondi stimati in circa 4 milioni di euro, come ricordato anche nei passaggi stampa dell’epoca, già disponibili come parte del piano di riqualificazione e recupero idrogeologico del Paese varato dall’allora Governo Renzi.
Ad oggi nulla è seguito a tali dichiarazioni.
“O meglio – sottolinea De Michelis – alla prima allerta rossa della stagione autunnale, le aziende hanno subito impotenti ed attonite l’ennesimo scempio e l’ennesima insostenibile perdita del proprio lavoro, dei propri ricavi”.
Confagricoltura ha chiesto quindi a gran voce che Regione e Comune, per le rispettive spettanze, si attivino immediatamente per dare seguito anche a ciò che “qualcuno” si era impegnato pubblicamente a fare e rendere immediatamente cantierabile.
“Chiedo – prosegue il presidente ligure e savonese di Confagri – quindi l’immediata convocazione di un ‘Tavolo Verde’ in Comune per gli opportuni chiarimenti e, come nella nostra natura, dare immediato seguito alle soluzioni ed agli atti necessari a far si che ciò che sta accadendo ora non debba più succedere”.
“Chiedo – chiude De Michelis – quindi alla Regione, come reiterato a tutti i candidati in campagna elettorale, che finalmente si attui il binomio ‘più agricoltura e meno cemento’ con l’individuazione, a Giunta insediata, di un disegno di legge quadro per la pianificazione dei territori a vocazione agricola affinchè davvero l’agricoltura sia il centro e non il ‘di più o il di cui’, con un piano concreto di gestione delle acque, interventi di tutela del territorio e definitiva soluzione del dissesto”.