Revocato, ad un nonno pusher di 72 anni, Bruno Chiarioni, il reddito di cittadinanza.
A deciderlo il gup di Genova che lo ha condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere.
Chiaroni era stato arrestato insieme ad altri nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti, che aveva sgominato una banda composta da pensionati pusher.
Oltre al lui sono stati condannati, sempre in abbreviato, Giuseppe Antonicelli (5 anni e 4 mesi), Luca Castiglione (1 anno in continuazione con una condanna in appello per una pena finale di 5 anni) e Abderrahmane (2 anni e 4 mesi in continuazione con una condanna in appello per una pena finale di 5 anni e cinque mesi).
Altri 4 imputati hanno patteggiato condanne comprese tra i 2 anni e i 4 mesi, mentre in tre in rito ordinario sono stati rinviati a giudizio.
Nell’indagine era coinvolto anche Giacinto Pino, il cosiddetto “boss di Soziglia”.
Il gruppo, composto da molti pensionati, usava garage tra Sestri, Albaro e il centro per nascondere la droga che serviva a rifornire il mercato genovese e non solo.