Oggi, presso il molo Garibaldi Ovest, è stato effettuato il primo rifornimento in Italia a mezzo bettolina di Gas naturale Liquefatto, GNL, ad una nave da crociera.
L’operazione, disciplinata dalla Capitaneria di porto della Spezia con l’autorizzazione n. 17 del 21.10.2020 in cui sono state inserite tutte le prescrizioni di sicurezza, si è svolta con assoluta regolarità, nel rispetto dell’atto autorizzativo e conformemente alla valutazione del rischio complessivo (risk assessment) redatto da un primo “organismo riconosciuto” e validato da un secondo, ovviamente diverso dal primo.
La valutazione del rischio complessivo ha tenuto conto di tutti gli scenari possibili che si possano verificare nell’interfaccia nave-nave e navi-terminal e, sulla base di tale studio, individuati i fattori di rischio che, con le prescrizioni adottate, sono stati portati a valori molto prossimi allo “zero”.
In effetti si tratta di un primo rifornimento per l’Italia, che ha visto coinvolti gli stessi attori (la nave da crociera Costa Smeralda e la bettolina Coral Methane della Shell) che hanno effettuato tale operazione in precedenza già altre 49 volte presso gli scali di Barcellona e Marsiglia, tutti conclusi senza problematiche di sorta.
Le operazioni hanno avuto inizio alle 10.58 e termine alle ore 16.13 e per l’intero arco temporale, con apposita ordinanza della Capitaneria di porto, è stata interdetta la navigazione per un raggio di 100 mt. dal punto di attracco delle manichette, al fine di non creare moto ondoso secondo la valutazione del rischio di cui sopra.
In effetti, il trasferimento vero e proprio di combustibile avviene in poco più di 5 ore – con un rateo massimo di rifornimento di circa 630 m3/h – per un totale di bunker pari a 2400 m3 circa (l’equivalente di 1040 m/tonn. circa).
Il rifornimento “ship-to-ship” di GNL a navi da crociera rientra, nel suo piccolo, in un discorso molto più ampio perseguito dall’Unione Europea.
Infatti, con il Decreto Legislativo 257/2017 il Governo italiano ha recepito, dandone attuazione, la Direttiva 94/2014/UE sulla realizzazione di una infrastruttura, a livello europeo, per i combustibili alternativi, al fine di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore trasporti.
Nella citata direttiva è previsto che entro la fine del 2025 sia disponibile una rete centrale di punti di rifornimento GNL, tra i quali si annoverano anche le bettoline, per le navi che operano nei porti marittimi e per la fine del 2030 per le navi in acque interne.
Attualmente nel mondo 400 navi su 80.000 sono a propulsione GNL e si prevede che tale numero arrivi, nel 2030 a 1000 unità.
L’I.M.O. (International Marittime Organization) – agenzia delle Nazioni Unite che sovrintende alle attività marittime – ha affermato come il trasporto marittimo sia responsabile del 3% delle emissioni globali di gas climalteranti, incentivando in tal senso gli armatori al passaggio ad energie alternative tra le quali, il più accreditato sembra essere proprio il GNL che riduce del 15% le emissioni di CO2, del 70% l’emissioni di SOX e del 90% quelle di polveri sottili.
Oggi sono in costruzione o in ordine una ventina di navi da crociera (ad esempio 11 sono state ordinate dal gruppo Carnival e 4 dalla MSC) e con l’apertura a questo nuovo tipo di rifornimento, per il quale sono state previste tutte le possibili misure di sicurezza a 360°, il porto della Spezia si pone non solo in linea con le volontà dei legislatori unionali e nazionali, ma in anticipo rispetto a tutti gli altri porti nazionali al fine di rendere il porto della Spezia “scalo privilegiato” nelle pianificazioni crocieristiche delle società armatrici per le navi “green”.