“Il quadro pandemico cittadino è sempre più preoccupante. A fronte di chiare ed evidenti criticità, rivolgiamo ancora una volta i nostri quesiti al sindaco Bucci, invitandolo a non liquidare le domande, legittime, bollandole come vettore di scalogna”, dichiara il consigliere comunale Stefano Giordano rivolgendo al sindaco una serie di domande ancora inevase.
“È stato in contatto con positivo al Covid? – chiede -. E quale normativa esonera l’obbligo della quarantena per i sindaci che sono stati in contatto con positivi conclamati? E quali norme regolano una prevenzione sanitaria privilegiata dei sindaci rispetto ai cittadini? È stata fatta un’analisi di contagi sul post Salone Nautico, visto che siamo passati da 63 nuovi positivi del 1 ottobre a 585 nuovi positivi del 16 ottobre, ponendo la nostra città come la peggiore della Liguria?”.
“Vorremmo anche comprendere: quali sono i numeri dei positivi nella pubblica amministrazione, visto che tale dato non è possibile saperlo? Quali azioni sono state messe in atto sull’aspetto sanitario riguardante gli ospedali genovesi, che risultano in totale sofferenza nei pronto soccorsi, causando un blocco di innumerevoli attività di cure e prevenzione sanitarie? E ancora, quante squadre Gsat abbiamo a regime nella nostra città?”
“In merito al mancato obiettivo dell’aumento dei posti di terapia intensiva dopo le direttive e i finanziamenti governativi, quali azioni intende mettere in atto il Comune? Il numero verde istituito dalla Asl3 genovese sull’assistenza Covid ai cittadini risulta perennemente occupato o isolato e non permette una regolare assistenza: quali le azioni per risolvere questa evidente criticità?”.
“Quali azioni sono state messe in atto sul Tpl in considerazione dell’elevato rischio di contagio sui mezzi pubblici che risultano in condizioni non consone con la prevenzione del Covid, pieni e poco igienizzati? In merito all’ipotetica ordinanza che potrebbe allargare le zone di restrizione dalle 21 in poi, il sindaco illustri le modalità con cui intende mettere in atto queste restrizioni”, continua Giordano.
“Prendiamo atto – e conclude – che ancora una volta il sindaco non ha risposto a molte delle nostre domande, salvo rispondere a ciò che gli aggrada. Le domande scomode invece passano in cavalleria. Irricevibile, perché monca di argomentazioni cliniche, la sua dichiarazione circa l’estraneità del Salone Nautico in merito ai contagi in aumento, guarda caso, nei 10-14 giorni successivi alla manifestazione. Intanto, però, chiude tutta Genova. In assenza di risposte permangono i nostri dubbi e le nostre riflessioni. In attesa di un sindaco che garantisca democrazia non ci fermeremo di fronte alla sua incapacità di confronto”.