C’è apprezzamento ma anche un cauto ottimismo della Protezione Animali savonese alle dichiarazioni della Coldiretti Liguria, che propone la sterilizzazione dei cinghiali per contenerne il numero, cresciuto a causa delle liberazioni di soggetti fin dagli anni ’80 da parte dei cacciatori.
“Si tratta – spiega l’Enpa – di una soluzione proposta da 30 anni che riguarda anche caprioli e daini e rimasta inascoltata finora da Regione ed organizzazioni agricole, oltreché ovviamente dalle venatorie, della Liguria e d’Italia.
Il mondo ha nel frattempo fatto passi avanti e sono stati risolti diversi problemi tecnico/applicativi che ora permettono di utilizzare sostanze efficaci per diversi anni e sistemi di somministrazione mirati e riservati ai cinghiali; occorre però una seria sperimentazione iniziale che, purtroppo, ancora manca per l’opposizione delle categorie interessate alla caccia, anche a scapito dell’agricoltura.”
Enpa Savona chiede inoltre alla Regione Liguria di modificare i protocolli e le procedure da applicare in presenza di soggetti che frequentano le zone abitate; non è civile ed accettabile, anche per la stragrande maggioranza delle persone, che gli animali siano catturati e poi uccisi.
L’associazione propone che dopo la cattura siano sterilizzati chirurgicamente e poi rimessi in libertà: è già attivo un team di specialisti che possono provvedere in loco. Enpa attende ancora di conoscere dalla Regione la sorte riservata ad una innocua cinghialotta catturata ad Altare e per la quale centinaia di mail di protesta da tutta Italia sono arrivate nei giorni scorsi al presidente Toti (presidente@regione.liguria.it, liguriainforma@regione.liguria.it,)