Ieri sera, quasi come in una nomination, il premier Conte ha elencato le posizioni delle Regioni italiane a seconda del livello di rischio legato al Covid e alla tenuta sanitaria della strutture ospedaliere regionali.
Tale inserimento ha generato le reazioni di diversi governatori che hanno saputo il ‘colore’ della loro regione solo pochi istanti prima del discorso del premier in tv e che hanno evidenziato come sia stato utilizzato un dato del contagio di 10 giorni precedenti.
Polemiche a parte, quattro Regioni sono state poste in zona rossa, due in zona arancione, tutte le altre in zona gialla e nessuna in zona verde.
Ogni fascia ha delle misure a cui deve sottostare a partire dalle 00.00 di venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre 2020.
Ecco, la sintesi e, con il depliant fornito dal Governo, la suddivisione delle zone con tutte le restrizioni: è possibile scaricare il Pdf da QUI
Le Regioni rosse
Sono quattro: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta. Queste, a partire da venerdì, dovranno osservare le misure più restrittiv.
Chiusi bar, ristoranti, negozi, la didattica a distanza è prevista dalla seconda media in poi, mentre l’uscita di casa deve essere motivata. E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro ed uscire o entrare nella Regione.
Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città.
Le Regioni arancioni
Sono due: Puglia e Sicilia. I ristoranti e i bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi sono aperti. La didattica a distanza è prevista solo alle superiori.
La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non si può uscire dal proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione.
E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
Le Regioni gialle
Sono quattordici: Veneto e Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Umbria, Sardegna, Marche, Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata.
In queste Regioni vigono misure meno restrittive.
Bar e ristoranti sono aperti fino alle 18; negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend.
E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra, sempre senza attraversarne una arancione o rossa.