L’ex parroco di Boccadasse, don Pietro Franco, che attualmente vive a Faenza, era accusato di circonvenzione, dalla procura di Genova per avere celebrato, nel 2014, il matrimonio di un uomo di 93 anni in fin di vita con una donna di 72 anni, avvenente cacciatrice di dote, stato assolto, perché il fatto non costituisce reato.
La donna, Gabriella Radaelli, è stata condannata a due anni e otto mesi mentre sono stati assolti i due testimoni, il figlio della donna e la sua fidanzata.
Da quanto ricostruito, lo sposo era Carlo Gian Battista Bianchi Albrici, imprenditore milanese trapiantato a Genova con eredità milionaria e secondo l’accusa, l’unione sarebbe stata celebrata di notte in modo furtivo.
Così la settantenne sarebbe diventata erede dell’impero dell’imprenditore.
Il raggiro era stato scoperto dal figlio del 93enne, che aveva impugnato il testamento e denunciato la donna.
Il prete, difeso dall’avvocato Michele Ispodamia, ha sostenuto di avere unito in matrimonio una coppia innamorata.