La procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati Matteo Renzi nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Open.
L’ex segretario del Pd, senatore e leader di Italia Viva, sarebbe accusato di finanziamento illecito ai partiti in relazione ai fondi gestiti dalla fondazione che organizzava la Leopolda.
Medesime accuse, per il 2012-2018, sono contestate dai pm Luca Turco e Antonino Nastasi a Luca Lotti e Maria Elena Boschi, in quanto componenti del direttivo della fondazione.
Dal 2012 al 2018 nella fondazione Open, sarebbero confluiti oltre 7,2 milioni di euro in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti, cosa che viene attribuita dalla procura fiorentina proprio a Matteo Renzi e ai componenti del consiglio direttivo dell’ente fra Maria Elena Boschi e Luca Lotti. Nell’inchiesta sono indagati anche l’ex presidente di Open Alberto Bianchi e l’imprenditore Marco Carrai.
La mano operativa dell’indagine è affidata alla Guardia di finanza che indaga sui contributi in denaro versati da più finanziatori alla fondazione Open.
Nel dettaglio gli importi ammonterebbero a 671.961 euro per il 2012; 700.720 euro per il 2013; 1.096.283 euro riguardo il 2014; 452.585 euro per il 2015; 2.105.899 euro riguardo il 2016; 1.017.763 euro per il 2017 e 1.159.856 per il 2018.
Da parte di Italia Viva ci sarebbe “sorpresa ed incredulità”.