“Secondo un primo testo che circola del decreto legge del Governo, non solo dal 21 dicembre al 6 gennaio sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra le regioni, comprese quelle come la nostra che stanno uscendo anche dalla zona gialla, ma addirittura non saranno consentiti i movimenti tra Comuni il 25 e 26 dicembre e a Capodanno”.
Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.
Nuovo decreto approvato in tarda serata: il Governo blinda l’Italia dal 21 dicembre
“Quindi – ha aggiunto Toti – succederà che il giorno di Natale, per esempio, se abitate a Carcare e vostra sorella e i nipotini vivono ad Altare non potrete andare a trovarli.
Se vivete a Bogliasco, magari a sole due case da Genova, non potrete vedere i vostri genitori che abitano lì, a pochi metri da voi.
Se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei.
Il ristorante è aperto ma è nel Comune vicino, nella campagna, a due chilometri da voi? Non si potrà andare. Immaginatevi il pienone.
E se proprio troverete un ristorante nel vostro Comune per un pranzo solitario, poi non potrete neanche smaltirlo facendo una passeggiata tra Santa Margherita e Portofino.
In compenso si potrà partire da Nervi e fare indisturbati ben 30 chilometri per arrivare a Voltri.
Ma chi scrive queste norme ha mai vissuto nella province italiane o solo nelle grandi città?
Sa che il nostro Paese è composto da tanti piccoli Comuni, uno vicino all’altro e che così separeremo milioni di italiani senza valide motivazioni scientifiche legate alla lotta contro il coronavirus?
Cosa cambierà dal 23 al 24 dicembre?
Da cosa è motivata questa scelta?
Mi auguro davvero che, come sempre, questo testo, visto l’effetto che sta facendo, alla fine venga modificato.
Perché qui invece del buon senso tanto auspicato vedo solo del ‘non senso’. E non mi pare che in Europa qualcun altro abbia fatto una cosa simile. La notte porta consiglio. Speriamo”.