“La notizia della lettera di messa in mora all’Italia sulle concessioni balneari ci preoccupa e ci indigna, ma, purtroppo, non ci stupisce affatto. Questa Europa miope conferma la sua volontà di massacrare i nostri balneari, peraltro in un momento di crisi drammatica dovuta alla pandemia e alle sue conseguenze”.
Lo ha dichiarato oggi l’europarlamentare ligure Marco Campomeni (Lega).
“Su questo argomento – ha spiegato Campomenosi – la Lega al Parlamento Europeo aveva scritto mesi fa al commissario Breton, senza neppure ricevere risposta.
In piena pandemia, mentre si pensa a come affrontare la crisi e sostenere famiglie e imprese, la priorità Ue è verificare se l’Italia rispetta direttive.
L’atteggiamento ostile della UE è consentito, ancora una volta, dall’inaccettabile assenza del Governo italiano, totalmente inesistente, e del ministro Franceschini che a Bruxelles non si è mai fatto vedere per difendere gli interessi di un comparto strategico per l’Italia.
Con la Lega al Governo e il ministro Centinaio, la proroga di 15 anni non era stata contestata da Bruxelles perché l’esecutivo di allora aveva proposto un processo di riforma credibile a cui accompagnare l’estensione.
Oggi è tutto fermo e i balneari rischiano di pagarne il conto, un conto salatissimo: assurdo e inaccettabile.
Sono a rischio le sorti di migliaia di imprese, lavoratori, famiglie italiane. Il Governo faccia sentire la sua voce sui tavoli UE e difenda il settore”.