La mattina di giovedi 14 gennaio è stato ricordato il 77° anniversario dell’eccidio ai Forti San Giuliano e San Martino.
La cerimonia quest’anno si è svolta in forma ridotta per i motivi legati all’emergenza Covid, con la sola deposizione delle corone, a partire dalle ore 11.30 in via Gobetti ai piedi della lapide, per poi proseguire al Forte San Martino.
Era presente il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Gianluca Feroce e in rappresentanza del Comitato Permanente della Resistenza il Presidente dell’ILSREC (Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci”) Giacomo Ronzitti.
Ricordiamo che il 14 gennaio del 1944 otto patrioti, e precisamente Dino Bellucci, professore, Giovanni Bertora, tipografo, Giovanni Giacalone, straccivendolo, Romeo Guglielmetti, falegname, Amedeo Lattanzi, giornalaio, Luigi Marsano, saldatore elettrico, Guido Mirolli, oste e Giovanni Veronelli, falegname, vennero condotti al Forte di San Martino per essere fucilati. Il Tenente dei Carabinieri Giuseppe Avezzano Comes e il plotone ai suoi ordini si ribellarono con straordinario coraggio all’ordine illegittimo. I patrioti vennero barbaramente massacrati dagli ufficiali della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) e nazisti presenti. L’eccidio è stato ricordato grazie al Comitato Permanente della Resistenza della Provincia di Genova.
Franco Ricciardi