Divieto asporto bar dopo le 18 solo per bevande. Impianti sciistici, teatri, cinema chiusi
Quasi tutta Italia col nuovo Dpcm potrebbe diventare zona arancione con il divieto di spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio, con Lombardia e Sicilia che da domenica potrebbero entrare in zona rossa.
La stretta, sembra, entrerà in vigore nelle prossime ore.
Ennesimo Dpcm, anticipazione di Toti: da domenica quasi tutta Italia in area arancione
Il nuovo Dpcm, che sarà valido dal 16 gennaio, sono state illustrate dall’esecutivo nella riunione con le Regioni, i Comuni e le province.
A tale proposito la situazione il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto: “La situazione non può essere sottovalutata, lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata”.
Vengono quindi rinnovate tutte le misure già in vigore.
Coprifuoco dalle 22 alle 5; scuole superiori in didattica a distanza al 50%.
Inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni, introdotte con il decreto approvato mercoledì: con Rt 1 o con un livello di rischio ‘alto’ si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso.
Sono 6 le regioni che rimarrebbero gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta, tutte le altre rischiano l’arancione; Lombardia e la Sicilia entreranno probabilmente in zona rossa.
Fino a quella data sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.
Divieto della vendita da asporto per i bar a partire dalle 18, forse solo per le bevande.
Impianti sciistici chiusi fino allo scadere del Dpcm.
Chiuse anche palestre e piscine. Chiusura anche per cinema e teatri.
Apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali.
Con il decreto verrà anche introdotta la zona bianca, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l’uso della mascherina.
I parametri per essere zona gialla sono 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso.