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Il Kustendorf omaggia il compianto Kim ki-duk

Kim ki-duk
Il talentuoso regista coreano Kim ki-duk(1960), morto a Riga con covid-19(2020), dopo essere risultato scomparso per alcuni giorni.

“Lui è stato una figura che l’Occidente non ha”, con queste parole Emir Kusturica si riferisce al compianto sceneggiatore e regista Kim ki-Duk(1960-2020) durante l’intervista all’attrice protagonista della sua ultima pellicola “Dissolve”(2019), Dinara Zhumagalliyeva, anche producer del film in oggetto.

Kim ki -duk, nonostante gli scandali del Me Too in cui nell’ultimo periodo era rimasto coinvolto, è lui stesso un colpo al cuore; vita sofferta che pian piano assurge ad opera arte, quasi a dirla alla D’Annunzio. In effetti non c’è un Soggetto dei suoi films, che non sia estremo fino a divenire lirismo puro o per parafrasare Tarkovskij, “preghiera”, nonostante la durezza affrontata.

Kusturica nell’esordio dell’intervista alla Zhumagalijeva le fa notara come in Serbia abbiano una montagna chiamata Dinara, quasi fosse un elemento di comunanza tra i due mondi artistici. Lei risponde asserendo che sia un nome d’origine persiana. Entrambi proseguono elogiando il virtuoso maestro. Kusturica rimarca come il suo ultimo film “Dissolve”, per l’appunto, sia la conferma che Kim fosse davvero un grande talento. La trama è davvero molto interessante dal punto di vista psicologico. Infatti parla di una ragazza con una vita repressiva che ad un certo punto ne incontra un’altra, identica nell’aspetto, ma dallo stile di vita libero ed agiato. Le due cominceranno a scambiarsi i ruoli per supportarsi a vicenda. Ma si sa come qualcosa vada sempre storto ed ad incontrare sorte più complessa sarà la prima ragazza. Pellicola senz’altro da visionare con attenzione. Intensa la fotografia.

Kim ki-duk era in preparazione di un nuovo soggetto cinematografico, che si proponeva d’essere una collaborazione sudcoreana-lettone, ma come certamente saprete, mentre in dicembre il regista si trovava in Lettonia per sbrigare le faccende burocratiche relative al proprio futuro progetto, proprio lungo le strade di Jurmala la sua esistenza perde la rotta e lascia smarrire le proprie tracce. In effetti è stata proprio la stampa lettone la prima a dare la notizia della sua scomparsa. E’ stato poi accertato che sia morto in un ospedale di Riga per complicanze legate al covid-19,nonostante fosse in buona salute.

Ci lascia interdetti questa sua precoce misteriosa dipartita, in perfetta tragica armonia con la sua tagliente esistenza che tanta arte ci ha offerto.

Kim ki-duk era già stato ospite del Kustendorf nel 2012, già allora acclamato. E lo è di nuovo nell’edizione del 2020 nella figura della sua attrice, producer e collaboratrice Dinara Zhumagaliyeva. Troviamo che sia un gesto molto nobile da parte del Professor Emir quest’omaggiarlo attraverso Dinara.

Ci immalinconisce non poter visionare il seguito delle sue opere, perchè Kim ki-duk non è più tra noi, sebbene confidiamo in qualche sorprendente progetto postumo. In effetti Dinara nell’intervista confida ad Emir di disporre ancora di un soggetto di Kim e di esprimere l’intenzione di recapitarglielo nella speranza che il Professor o qualche suo brillante studente lo realizzi.

Nella malinconia della dipartita di Kim ki-duk, attendiamo fiduciosi il compimento di una sua pellicola postuma.

Romina De Simone