Ieri la Guardia Costiera dell’ Ufficio circondariale marittimo Loano – Albenga, agli ordini del Tenente di Vascello Corrado Pisani, ha garantito la sicurezza riguardo le operazioni di recupero di uno yacht di 30 metri, il Lady Vanilla affondato in porto lo scorso 2 ottobre a causa di un incendio.
Particolare attenzione è stata posta a tutte le operazioni volte a scongiurare l’eventuale fuoriuscita di materiale inquinante.
Le operazioni di recupero del Lady Vanilla, sono iniziate nella mattina di ieri e sono poi, proseguite nel pomeriggio.
Nel rogo, le cui cause sono tutt’ora in via di accertamento, non era rimasta ferita o intossicata alcuna persona.
Sono state difficili e particolari le operazioni precedenti al recupero che si sono svolte sotto il coordinamento dell’autorità marittima di Loano che ha curato la complessa fase preparatoria del recupero.
Squadre dei sommozzatori, hanno operato per preparare il recupero del relitto e per scongiurare la fuoriuscita di materiale inquinante o di combustibile ancora a bordo.
Ieri, infine, il relitto è stato lentamente riportato in galleggiamento attraverso l’utilizzo di un pontone da sollevamento con a bordo una gru da 60 metri e svuotato dall’acqua con le idrovore.
Dopo le verifiche del caso per la messa in sicurezza, l’unità recuperata è stata posta su una chiatta galleggiante, dove rimarrà a disposizione dell’autorità marittima e dei vigili del fuoco del Nit del comando provinciale di Savona per il proseguo degli accertamenti tecnici.
Per il recupero hanno operato in mare 6 mezzi nautici, tra i quali anche un mezzo antinquinamento, 30 uomini, tra cui 6 sommozzatori e sono stati stesi circa 400 metri lineari di panne assorbenti e galleggianti.
Tutte le fasi sono state attentamente vagliate, autorizzate e coordinate dalla Guardia Costiera di Loano – Albenga.