“Non avendo risposto alla pretesa che io mi dimettessi, il gruppo ha votato quattro a uno il nuovo capogruppo. A seguito di quando accaduto in consiglio Comunale in merito al voto di astensione sul documento che equiparava fascismo a comunismo, antifascismo e anticomunismo, tengo a sottolineare che il mio è stato un errore come capogruppo di cui ho subito chiesto scusa. Tuttavia, è evidente che si è sviluppata un’operazione di potere ed evidentemente non si aspettava altro che un mio errore per rimuovermi dall’incarico”.
Lo ha dichiarato stamane su fb la capogruppo del Pd del Comune di Genova Cristina Lodi, che nelle scorse ore è stata “esautorata” e sostituita dal consigliere Alessandro Terrile, che quindi è diventato il nuovo capogruppo.
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“Ho affrontato, senza sottrarmi alla discussione – ha aggiunto Ldoi – 9 ore di gruppo consiliare. Io contro 4 colleghi consiglieri. Ho ascoltato e proposto mediazioni, ma nulla è stato accolto: dalle pretese dimissioni di venerdì alla messa a disposizione del ruolo di lunedì, nulla è cambiato. ‘Perché il partito deve dare un segnale’ e ” Prendere un provvedimento”. Cioè la testa della capogruppo, secondo un rito preciso.
Nella volontà che venisse discussa la mia posizione anche nel partito, il segretario, nel duplice ruolo di consigliere, ha chiesto l’accelerazione della decisione.
Ha così ottenuto, probabilmente, che nelle prossime settimane si discuterà dell’ imputata e non dell’ennesima colpevole assenza del partito che nella settimana dopo il ‘fattaccio’ non ha riunito né la segreteria né la direzione per fare fronte comune e condannare il sindaco Marco Bucci e il centrodestra che hanno fatto una vera porcheria.
Ancora una volta si è persa un’occasione politica, ma si parlerà dell’imputata con il sollievo che, come mi è stato spiegato, in questo modo i colleghi si vergogneranno per il loro voto, ma ora un po’ meno.
In tutto questo sono anche molto dispiaciuta e stupita per i toni della discussione e gli atteggiamenti di molti consiglieri che hanno spesso mostrato aggressività davvero inaspettata dopo il percorso condiviso di tre anni e mezzo senza che ci fosse nei confronti del mio operato come capogruppo alcuna critica o dissenso.
Io so di aver lavorato sodo sempre per il bene del gruppo e del partito a testa alta continuerò a farlo con passione voglia e tenacia onorando il mandato degli elettori che in fondo sono gli unici veri giudici del nostro operato di politici”.