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Federsupporter: Covid, la situazione nel calcio peggiora, lo Stato deve intervenire!

La situazione epidemica che ha travolto il Torino in modo drammatico  riporta la grande, triste attualità del problema della pandemia nel mondo del calcio.

Ben 9 tesserati del Club granata, di cui sette giocatori della prima squadra risultano infetti e giustamente la ASL1 Torino ha chiuso il Filadelfia a tempo indeterminato.

Già decisa la sospensione di Torino-Sassuolo che era prevista per sabato 27 febbraio, ed in forte dubbio quella prevista il 2 marzo a Roma, Lazio-Torino.

Infatti, come in tanti anni giustamente osservato, sarebbe una follia bella e buona permettere ad un gruppo di oltre quaranta di persone, al Centro di un forte focolaio Covid, di attraversare mezza Italia, passando per stazioni e aeroporti. Grossissimi sarebbero i rischi per la salute di tanti cittadini.

E qui tuona Federsupporter, l’associazione organizzata dei sostenitori italiani: “Siamo dinanzi ad una situazione non solo del Torino, ma di tutto il sistema calcio che, come da tempo sottolineiamo – spiega il Presidente Alfredo Parisi –  è al limite dell’assurdo; il “carrozzone” guidato dalla FIGC è in grado di disporre dei suoi “gladiatores”, indifferente a regole e comportamenti dell’altra “faccia” dell’Italia, preoccupata di affrontare e gestire nel quotidiano la pandemia. Quindi, “Pecunia non olet”, anche a prezzo della salute individuale e collettiva!”.

Federsupporter fa inoltre notare che non sono casuali i continui infortuni, anche dopo l’uscita dalla quarantena, che colpiscono i giocatori, o che rendono le loro prestazioni notevolmente al di sotto della media.

“E’ evidente – continua Parisi – il fattore di rischio dei “gladiatores”, obbligati a disputare gare, nazionali ed europee, ogni tre giorni, con conseguenti naturali effetti sul fisico e sulla mente di coloro che, anche se formalmente “guariti”, sono costretti a giocare, senza contare l’effetto di trascinamento psicologico negli altri compagni di squadra. E da questo si capisce immediatamente una cosa: che la regolarità del campionato, così come delle gare europee, sia solo formale e solo una utopia. Forse solo il sistema delle scommesse ne ha saputo cogliere le “opportunità””.

“Insomma – conclude Parisi – con questa duplice finalità il “carrozzone” calcio continua ad andare avanti nella colpevole indifferenza delle Istituzioni che hanno bloccato qualsiasi altra forma di attività, economica, sociale sportiva e culturale: queste si, ma la “pedata” mai!”.

E su queste parole c’è veramente da meditare!

FRANCO RICCIARDI