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Un sistema alimentare più equo nel Mediterraneo

Un sistema alimentare più equo nel Mediterraneo

Slow Food, Global Footprint Network, Low Impact Fishers of Europe (LIFE) e GOB Menorca lanciano un progetto per il Mediterraneo

Alimentazione sostenibile, collaborazione, consapevolezza, educazione. Queste alcune parole chiave che descrivono Foodnected, il progetto che presentiamo il 10 marzo in un incontro parte del programma di Terra Madre Salone del Gusto. Raccontano il progetto Paula Barbeito, coordinatrice di Foodnected a Slow Food, Alessandro Galli, ricercatore e direttore del programma Mediterraneo-MENA a Global Footprint Network; Marta Cavallé, coordinatrice progetto Mediterraneo a LIFE; Miquel Camps, direttore dei progetti a GOB Menorca; Julien Semelin, Manager del programma Mediterraneo alla  MAVA Foundation.

Finanziato dalla Fondazione MAVA, Foodnected intende riunire agricoltori, pescatori, produttori e consumatori, condividendo un codice etico e attività di sensibilizzazione sulle implicazioni ambientali e sociali del modo in cui il cibo viene prodotto e consumato, all’insegna della tutela degli ecosistemi locali. obiettivo di Foodnected è infatti agire Mettendo in correlazione persone e natura intorno a sistemi alimentari locali, equi e sostenibili, come ci ricorda il claim.

«Siamo entusiasti di poter dare il nostro contributo per coinvolgere un numero sempre maggiore di attori per riuscire a ridare finalmente il giusto valore al cibo, rispettando e valorizzando chi lo produce, lo trasforma e lo fa arrivare sulle nostre tavole. Il tutto in collaborazione con altre organizzazioni che si occupano di pesca e agricoltura sostenibile e partendo dal concetto di comunità, che per noi di Slow Food è da sempre al centro di ogni attività», racconta Paula Barbeito, coordinatrice di Foodnected a Slow Food.

«Vorremmo far sì che i pescatori locali di piccola scala, che costituiscono la maggioranza della flotta europea, abbiano equo accesso alle risorse e al mercato, e per questo è fondamentale collaborare con altre realtà e insieme cercare di migliorare il nostro sistema alimentare», commenta Brian O’Riordan, segretario esecutivo di LIFE. «Da un lato serve riconoscere e ricompensare i pescatori che mettono in atto buone pratiche per i nostri mari, e dall’altro garantire ai consumatori la possibilità di individuare le specie sostenibili e conoscerne le caratteristiche».

«La nostra Fondazione sostiene iniziative a tutela della natura e degli ecosistemi. Le modalità con cui produciamo e consumiamo il nostro cibo hanno un notevole impatto sull’ambiente ma ormai è chiaro a tutti che le comunità che portano avanti tradizioni gastronomiche locali hanno un grande potenziale per proteggere la nostra biodiversità», aggiunge Julien Semelin, Manager del programma Mediterraneo alla  MAVA Foundation.

Il progetto si sviluppa in tre fasi. Innanzitutto, grazie alla cooperazione sul territorio, Foodnected sosterrà la nascita di comunità di pratica per costruire insieme un sistema alimentare più equo.

«Per garantire il successo di questo progetto è fondamentale poter contare su informazioni scientificamente valide. Pertanto, un aspetto centrale del progetto sarà l’identificazione di pratiche sostenibili attraverso un rigoroso approccio scientifico. Attraverso l’analisi dell’impronta ecologica saremo in grado di monitorare quantitativamente l’impatto di pratiche agricole e alimentari», continua  Alessandro Galli, ricercatore e direttore del programma Mediterraneo-MENA a Global Footprint Network.

Seguirà poi la realizzazione di alcune iniziative pilota per identificare modalità di produzione sostenibile a livello locale, che coinvolgeranno in un primo momento le isole Baleari (Spagna). «Siamo entusiasti di partecipare a questa iniziativa per poter esportare il modello adottato dalle nostra rete di agricoltori locali, cercando di ispirare altre comunità nel bacino del Mediterraneo», aggiunge Miquel Camps, direttore del programma GOB Menorca.

I risultati delle prime due fasi saranno diffusi dalla rete in ambito politico a livello nazionale e regionale, soprattutto nel quadro della strategia Farm to Fork dell’Unione Europea e all’interno delle iniziative previste nel 2022, Anno internazionale della pesca artigianale e dell’acquacoltura della FAO.

Slow Food è una rete globale di comunità locali, fondata nel 1989 per contrastare la scomparsa delle tradizioni alimentari locali e il diffondersi della cultura del fast food. Da allora, Slow Food è cresciuta diventando un movimento globale che coinvolge milioni di persone in oltre 160 paesi e che lavora affinché tutti possano avere accesso a un cibo buono, pulito e giusto.www.slowfood.com

Ufficio stampa: Alessia Pautasso (Italia) +39 342 864 1029 ~ a.pautasso@slowfood.it

LIFE

Low Impact Fishers of Europe (LIFE) è un’organizzazione che riunisce i pescatori europei di piccola scala. LIFE rappresenta gli interessi di 31 organizzazioni in 15 Stati membri dell’UE che associano circa 10.000 piccoli pescatori in tutti i bacini marittimi europei dal Baltico al Mar Nero. Promuove la pesca sostenibile e i pescatori che portano avanti questa professione  tutelando gli stock ittici e proteggendo l’ambiente marino. www.lifeplatform.eu

Global Footprint Network

Il Global Footprint Network è un’organizzazione internazionale che si batte a favore della sostenibilità e cerca soluzioni per contrastare il cambiamento climatico. Dal 2003 agisce in oltre 60 paesi, 40 città e con 70 partner globali per fornire evidenze scientifiche che guidino le decisioni politiche. www.footprintnetwork.org

Ufficio stampa: Laetitia Mailhes (Francia) +33 650 979 012 ~laetitia.mailhes@footprintnetwork.org

GOB Menorca

GOB Menorca è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1977. Il suo obiettivo fondamentale è contribuire a realizzare un’economia veramente sostenibile, rendendo le attività umane compatibili con la conservazione dell’ambiente. GOB Menorca opera su diversi fronti: la protezione del territorio, la conservazione del mare, il recupero della fauna selvatica, l’educazione ambientale e il Programma di Tutela dell’Agricoltura (Custòdia Agrària). Conta con più di 1.400 membri ed è considerato uno dei principali attori nell’isola.