Un gol atteso quasi sette anni. L’ultima volta che Bartosz Bereszynski aveva gonfiato la rete era il 1° giugno 2014, ai tempi del Legia Varsavia. In Sampdoria-Cagliari, sfoderando un destro al volo da stropicciarsi gli occhi, si è messo in proprio per la prima volta anche in blucerchiato. Peccato solo che il suo gesto da copertina non sia valso i tre punti. «Il mio gol è stato bello, ma non possiamo festeggiare, perché allo scadere è arrivato il pareggio avversario – mastica amaro il difensore -. Dobbiamo rispettare questo punto e poi andare a Bologna a prenderne altri tre per chiudere il discorso salvezza».
Punti. Partita a due facce: avvio stentato, poi nella ripresa una grande reazione. E due reti. «Nel secondo tempo abbiamo fatto bene – riflette il polacco -, sono contento del mio primo gol e anche per Gabbiadini, che è tornato dall’infortunio e ha segnato. Il risultato finale? Due punti persi secondo me: non possiamo prendere gol all’ultimo secondo in casa in una partita da vincere».