“Sono totalmente e fermamente contrario all’ipotesi di chiusura generalizzata dell’intero territorio nazionale. Oltre a essere molto dannosa dopo un anno di paralisi economica, sociale e culturale del paese, oggi non gioverebbe al contenimento della pandemia né a un paese ridotto ormai allo stremo”.
Lo ha dichiarato oggi pomeriggio il governatore ligure Giovanni Toti, commentando l’ipotesi del Governo di sottoporre l’intero territorio italiano in area di criticità rossa, avviando allo stesso tempo vaccinazioni di massa.
“Inutile – ha aggiunto Toti – prendersela poi con i cittadini che vanno a fare due passi sul lungomare dopo un anno in cui teniamo chiusi giovani e meno giovani nelle loro case, diventati appendici di un computer o di un telefonino.
Serve un modello come quello ligure: misure rigorose, talvolta molto dolorose come è stato chiudere i ristoranti durante il Festival di Sanremo, ma mirate laddove le curve pandemiche ci dicono che occorre intervenire.
Abbiamo chiuso le scuole secondarie superiori per metterle tutte in didattica a distanza (Dad) perché la curva diceva che l’incidenza del virus tra i 14 e i 19 anni è cresciuta più di due volte rispetto alle altre fasce di età.
Abbiamo chiuso i distretti 1 e 2 del Ponente perché lì la curva risentiva della vicinanza con la Francia. Misure che ci hanno consentito di essere l’unica regione gialla del Nord Italia.
Credo che siano queste le misure che il Governo deve prendere. Sempre più specifiche, sempre più mirate, sempre più coerenti con quanto dice la curva pandemica”.