Gli uomini della Guardia di Finanza della Spezia stamane hanno riferito di avere denunciato 35 persone che hanno irregolarmente percepito il “reddito di cittadinanza” nel 2019 e 2020 per circa 254.000 euro.
I casi sono stati segnalati all’Inps per la revoca ed il recupero del beneficio.
Significativi alcuni casi di persone dedite al gioco scoperte a Sarzana: un giocatore di “poker on-line”, il quale, in un biennio, ha scommesso oltre 1 milione di euro, e una donna che ha effettuato ricariche sul proprio conto-gioco per oltre 60.000 euro, investendo, tra gli altri, anche i 10.000 euro derivanti dal sostegno economico.
Improbabili anche le scuse riferite da uno spezzino, il quale aveva “dimenticato” che sua moglie fosse un’impiegata regolarmente assunta e stipendiata.
I controlli hanno preso in esame centinaia di posizioni, 62 sono state approfondite e in 35 ci sono state irregolarità tali da non dare diritto al reddito di cittadinanza .
Fra le omissioni più frequenti, giustificate come “dimenticanze” i redditi dei famigliari conviventi; la dedizione al gioco on-line; impieghi lavorativi “in nero”.
Gli illeciti percettori del sostegno statale hanno mediamente intascato oltre 500 euro mensili che si aggiungevano agli altri redditi percepiti, quali lavoratori “in nero”.