Tik Tok è un’applicazione che, nonostante il pericolo reale che nasconde, sta diventando sempre più popolare, soprattutto tra bambini e adolescenti. Nelle sue molte funzioni, è inutile negarlo, si celano rischi e pericoli che è bene conoscere e da cui bisogna imparare i metodi per difendersi. Cerchiamo di rispondere alle più comuni domande che le persone si pongono.
Perché Tik tok è pericoloso?
Sembra un’app innocente e divertente, ideata per intrattenere gli utenti, però dentro TikTok si celano rischi e pericoli più o meno gravi per chi lo utilizza. Dalle statistiche si legge che il 30% degli utenti non ha raggiunto l’età di 18 anni, anche perché l’età minima per iscriversi è di 13 anni. Ad oggi non esistono effettivi meccanismi di controllo in grado di verificare con certezza la veridicità dei dati di chi vi accede. C’è il timore, molto fondato, che possano accedere a questa applicazione anche i bambini, anche se sulla carta, non sono autorizzati.
Tuttavia, è sicuro che, per via del suo facile modo d’uso (ingresso), il principale social network cinese risulta sempre più attraente e intuitivo per la fascia adolescenziale della società. Per spiegare meglio il fenomeno, possiamo dire che sulla piattaforma il più ampio seguito di pubblico ha un’età che spesso non supera i 19 anni. Non a caso la prima persona che ha raggiunto i 100 milioni di followers su Tik Tok, è stata Charlie D’Amelio di appena 16 anni, una ragazza del Connecticut.
Proprio in virtù della giovane età degli iscritti, servono misure di sicurezza più severe e un monitoraggio più attento e in grado di garantire la protezione degli utenti. Per dimostrare che Tik Tok risulta un’applicazione poco raccomandabile, facciamo l’esempio del governo indiano, seguito da quello di Bangladesh e Indonesia, che hanno bandito l’app da Google e Play Store perché i suoi contenuti sono stati ritenuti colpevoli di incitare alla pornografia e alla pedofilia. L’accusa di questi paesi trova effettivamente un considerevole fondo di verità se pensiamo che la maggior parte dei video condivisi su TikTok sono accessibili a tutti, quindi tutto ciò che viene caricato sul social dagli utenti, può essere usufruito da chiunque compreso i bambini e malintenzionati compresi.
Quali sono le applicazioni Tik Tok più pericolose per bambini e ragazzi?
Tra le insidie e i pericoli peggiori di Tik Tok, troviamo le challenge che sono vere sfide pericolose. Si tratta di esortazioni, lanciate e rese virali da questa applicazione, in cui la persona che vi aderisce è chiamata ad agire e fare sfide estreme, che sono registrate da un video, non tanto per sfidare i propri limiti, quanto per ottenere sempre più like, consensi e follower. Tra le più pericolose challenge possiamo annoverare la Blackout Challenge, secondo cui gli utenti avrebbero dovuto auto procurarsi un’asfissia temporanea. Nella Bright Eye Challenge, l’individuo era sfidato a bagnarsi l’occhio con una miscela di candeggina, disinfettante per le mani e schiuma da barba così da alterare il colore dell’iride, però questi due gesti possono provocare danni anche letali.
Queste sfide demenziali, spesso, sono vere e proprie incitazioni al suicidio o all’omicidio i cui rischi, seppur oggettivamente elevati, vengono assolutamente sottostimati da bambini e ragazzi, ancora troppo giovani e immaturi per riconoscere il pericolo ed evitarlo. Un social network come TikTok ha una potenziale fama alla portata di tutti, perciò può essere destabilizzante per la psiche dei più piccoli, perché sono incapaci di capire i loro limiti, perciò la pericolosità di certe sfide.
Senza considerare, pericoli come la depressione e l’insistenza e dipendenza perché si sentono incapaci di superare le difficoltà estreme, non sono ancora capaci di gestire una popolarità di questa portata. Altra condizione spesso legate all’utilizzo di app e social, è l’esposizione a un dramma come quello del cyberbullismo, per cui sempre più utenti negli anni hanno subito e solo raramente denunciato la ricezione di messaggi e commenti altamente offensivi. Dunque, data la portata di tutti questi rischi, è chiaro perché gli adulti, e non soltanto i genitori, nutrano grande apprensione e scetticismo rispetto all’utilizzo di Internet in generale e di Tik Tok in difesa dei propri figli, soprattutto se di età è inferiore ai 18 anni. ABov