La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per 50 attivisti “Antifa”per gli scontri del maggio 2019 in piazza Corvetto a seguito di un comizio pacifico di CasaPound nella vicina piazza Marsala.
L’udienza preliminare è stata fissata per il 27 aprile davanti al gup Angela Nutini.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, travisamento, lancio di oggetti pericolosi e porto di oggetti atti a offendere.
Secondo gli inquirenti, dopo il comizio di CasaPound, un gruppo di manifestanti “Antifa” si era avvicinato al cordone di sicurezza della Polizia lanciando oggetti e aggredendo gli agenti della Digos.
A quel punto, la Polizia aveva lanciato diversi fumogeni ed erano partite alcune cariche di alleggerimento.
Durante gli scontri era rimasto ferito il cronista genovese Stefano Origone del quotidiano La Repubblica. Per quell’episodio, lo scorso febbraio, quattro agenti sono stati condannati in primo grado a 40 giorni di reclusione.
Agli agenti è stata riconosciuta la scriminante putativa. Secondo la linea difensiva dei poliziotti, accolta dal giudice, non lo avrebbero ritenuto un giornalista, ma un manifestante potenzialmente pericoloso: da qui la derubricazione del reato da doloso a colposo. Il pm aveva chiesto 1 anno e 4 mesi per ciascuno dei quattro agenti.