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Spese pazze 2008-2010: nove condannati. Tribunale non segue Corte d’Appello

L'imprenditore genovese ed ex governatore ligure del centrodestra Sandro Biasotti (foto d'archivio)

Giustizia pazza? Una settimana fa l’assoluzione in appello “perchĂ© il fatto non sussiste” di tutti i consiglieri regionali liguri condannati in primo grado per i presunti fatti del 2010-2012.

Stamane i giudici del Tribunale di Genova hanno condannato nove ex consiglieri regionali della Liguria a seguito dell’inchiesta sulle cosiddette “spese pazze” tra il 2008 e il 2010.

Tra i condannati risultano l’ex presidente di Regione Liguria e attuale senatore Sandro Biasotti (passato da Forza Italia al partito di Giovanni Toti Cambiamo!) e l’ex presidente del consiglio regionale e attuale senatore Francesco Bruzzone (Lega).

Il senatore leghista una settimana fa era stato assolto in appello, insieme all’ex viceministro e attuale deputato leghista Edoardo Rixi e a tutti gli altri imputati, nell’ambito di un’altra inchiesta della procura genovese che riguardava le presunte e a questo punto inesistenti “spese pazze” del bilancio 2010-2012.

“Con stupore apprendo che vengo condannato in primo grado dal Tribunale di Genova, dopo che solo sei giorni fa la Corte d’Appello, sempre di Genova, ha assolto tutti i miei colleghi consiglieri regionali che erano stati condannati in primo grado” ha commentato il senatore Sandro Biasotti in una nota.

Le condanne comminate oggi in primo grado variano dai 2 anni e 2 mesi a 4 anni e 4 mesi di reclusione.

Gli altri imputati condannati sono Nicola Abbundo, Angelo Barbero, Tirreno Bianchi, Fabio Broglia, Giovanni Macchiavello, Matteo Marcenaro e Carmen Muratore.