La coppia una volta scoperta, si è data alla fuga in auto ed ha urtato una vettura
Nel corso della mattinata di lunedì scorso, 22 marzo, veniva segnalato in via Balilla alla Spezia un tentativo di furto nei confronti di un uomo di 64 anni.
Sul posto, uomini della Squadra Mobile apprendevano che pochi minuti prima una donna con accento straniero aveva avvicinato un uomo, cercando più volte di abbracciarlo, con il chiaro intento di sfilargli dal polso l’orologio di marca che lo stesso indossava.
Resosi conto dell’intenzione della donna, la vittima, seppur con una certa difficoltà, riusciva a tenerla a distanza, costringendola a desistere dal suo intento criminoso.
La donna, per tutta risposta, una volta capito di essere stata scoperta, si dava precipitosamente alla fuga a bordo di un’auto condotta da altra persona.
Grazie alla testimonianza della vittima e ai successivi accertamenti, gli investigatori della Squadra Mobile riuscivano ad individuare l’auto in questione, datasi ad una rocambolesca fuga per le vie.
Gli oagenti in particolare accertavano che la vettura su cui viaggiava la donna aveva tamponato, durante la fuga, un’altra auto in transito, senza arrestare la corsa.
Inseguita dal conducente del veicolo tamponato, che chiedeva spiegazioni del gesto, la vettura su cui viaggiava la donna si fermava in via Amendola.
A quel punto, la donna scendeva dal mezzo e si dava alla fuga, mentre l’uomo che era alla guida, un rumeno di 35 anni senza fissa dimora, veniva condotto dapprima presso il Comando della Polizia Municipale per la constatazione del sinistro e successivamente presso gli Uffici della Questura.
Gli accertamenti eseguiti dagli uomini della Squadra Mobile spezzina permettevano l’identificazione della coppia.
Il 35enne rumeno, unitamente a sua moglie, connazionale di 33 anni senza fissa dimora, infatti, risultavano avere a carico diversi precedenti specifici per rapina, avendo nel tempo colpito in diverse province d’Italia, prendendo spesso di mira i possessori di orologi di marca.
Dalle indagini emergeva che la donna, all’atto dei vari controlli di polizia cui era sottoposta, dichiarava generalità differenti, grazie al probabile possesso di due documenti l’ultimo dei quali ottenuto dalle autorità rumene dopo essersi sposata.
Gli investigatori sono inoltre risaliti ad altri due episodi analoghi, avvenuti l’8 e il 19 marzo, rispettivamente alla Spezia e Pianoro, in provincia di Bologna, dove ignoti a bordo di auto della stessa marca a quella su cui viaggiavano i due rumeni si rendevano responsabili di delitti analoghi a quello in riferimento.
Alla luce di quanto emerso, i due stranieri, residenti in Spagna, ma di fatto ‘operanti’ in Italia, sono stati segnalati per furto aggravato in concorso alla competente Autorità Giudiziaria.