“In Liguria la situazione dell’emergenza Covid, nonostante la bulimia di annunci di Toti, non è delle migliori.
A domenica siamo sempre la terzultima regione d’Italia per vaccini somministrati in rapporto alle consegne, che si basano su un principio: i vaccini sono proporzionali alle persone da vaccinare, non sono dati a caso”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del Pd Luca Garibaldi.
“In più da giovedì scorso – ha aggiunto Garibaldi – metà regione è in zona rossa. Imperia e Savona sono state nei fatti chiuse perché il coronavirus circola in maniera molto rilevante e la pressione sugli ospedali è altissima.
Una considerazione sulle modalità la voglio fare. Come già accaduto con la prima chiusura di Imperia, Toti emette le ordinanze all’ultimo momento e con scarsissimo preavviso.
Quando lo faceva Speranza, con due giorni di anticipo, si scagliava contro il Governo. Segno di una gestione confusa e che rischia di non essere pienamente efficace.
Dal punto di vista dei vaccini anti Covid, questa settimana è stato inaugurato l’hub della Fiera del Mare. Un centro annunciato con fanfare e la solita enfasi comunicativa come la soluzione principale delle vaccinazioni in Liguria. Una buona parte è affidato ai privati, che lo gestiscono quasi in esclusiva.
Ma quello che colpisce è che da un lato si mette in campo una macchina di questo tipo e dall’altro si tagliano del 70% i vaccini ai medici di famiglia, costretti a riorganizzare la campagna lungo tutto il mese di aprile.
Per tutti i ritardi e la mala organizzazione che stiamo quotidianamente vedendo e subendo, c’è bisogno di una netta accelerazione della campagna vaccinale regionale.
Metà degli over 80 non ha ancora ricevuto la prima dose di vaccino. Le chiamate da parte delle Asl per i pazienti ultra fragili e per i loro caregiver ritardano.
C’è tutta una rete territoriale, fatta di ‘piccole Asl’ e piccoli centri di vaccinazione che non può essere messa da parte per fare posto al palcoscenico costruito alla Fiera del Mare.
La campagna di vaccinazione avviata nelle farmacie non è assolutamente sufficiente e abbastanza capillare per risultare davvero utile.
Per questo la campagna va accelerata e riprogrammata subito, nel seguente modo.
1. Completare entro aprile, la prima dose per tutti gli over 80.
2. Concentrarsi immediatamente sui dimenticati: soggetti ultra fragili, disabili, caregiver e di chi deve essere vaccinato a domicilio.
3. Organizzare una rete per i piccoli Comuni e per l’entroterra.
Come coalizione di minoranza in Regione Liguria abbiamo fatto quindi queste tre proposte, che andrebbero subito prese in considerazione, che potrebbero davvero dare alla campagna quella svolta necessaria”.