Questo pomeriggio, alle 16.30, in occasione del 1° maggio, si svolgerà un presidio a Sestri Ponente in piazza Baracca al quale aderiscono i militanti di Altra Liguria, CALP, Cantiere Antifascista Valpolcevera, FGCI, Giovani Comunisti, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito Comunista Italiano, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Sinistra Anticapitalista.
“Durante la pandemia – spiegano gli organizzatori – i redditi dei lavoratori dipendenti in Italia si sono ridotti circa del 7,5% e si sono persi quasi un milione di posti di lavoro (soprattutto precari, “partite iva”, giovani e donne). Tanti lavoratori si sono ammalati, anche con gravi conseguenze, perché i padroni non volevano tenere chiuse le aziende durante il lockdown e nemmeno garantire misure di sicurezza adeguate. E ora vogliono eliminare quota 100 per i pensionamenti e togliere il blocco dei licenziamenti, facendo pagare sempre più la crisi ai lavoratori.
Durante la pandemia certi settori capitalisti hanno fatto e stanno facendo enormi profitti, pensiamo alle grandi aziende farmaceutiche, alla grande distribuzione e al settore informatico.
I padroni si fanno sempre più arroganti, minacciando licenziamenti e chiusure dove ci sono lavoratori e sindacalisti combattivi, e lo Stato fa la sua parte nel sistema repressivo, cercando di fermare le lotte: pensiamo alle violenze contro i lavoratori in lotta (della logistica e di altri settori), pensiamo alle pesanti imputazioni nei confronti degli antifascisti che, a Corvetto, si sono opposti a un comizio di casapound e nei confronti dei compagni del CALP che hanno guidato la lotta dei portuali contro l’esportazione di armi per le guerre in medio oriente.
Tutto questo deve finire! La classe operaia deve tornare protagonista e riconquistare i propri diritti!
Se il lavoro diminuisce, si distribuisca il lavoro esistente tra tutti quelli che ne hanno bisogno, si riduca l’orario a parità di salario, si creino posti di lavoro non precari! Si faccia un piano di interventi pubblici per creare posti di lavoro utili, a partire dalla sanità, dalla scuola, dalla preservazione dell’ambiente!
Diciamo NO all’uso del recovery fund per finanziare le grandi opere inutili e per sovvenzionare le grandi aziende private e l’industria militare! Si ristabiliscano tutti i diritti dei lavoratori, a partire dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che vietava il licenziamento senza giusta causa!
Solidarietà con tutte le lotte dei lavoratori per i propri diritti economici, civili e sindacali! Solidarietà con gli studenti che hanno iniziato una giusta lotta nell’università! Solidarietà con tutti i compagni accusati per “delitti” di antifascismo, di ripudio della guerra, di difesa delle libertà sindacali! Per l’unità di tutte le lotte, contro il governo dei padroni!”