Un vecchio mobile che ha fatto il suo tempo, una cornice un po’ datata, una sedia malandata potrebbero sembrare oggetti da buttare via, a meno che non gli si voglia dare una immagine completamente diversa con un restyling creativo. È il modo eco-friendly per cambiare lo stile degli oggetti da cui non ci si vuole separare, e che in questo ultimo periodo sta appassionando gli amanti del riciclo creativo. Rivisitare con strumenti sostenibili ed economici lo stile precedente, darà modo di valorizzare elementi dell’arredo d’epoca, oggetti di recupero creando in casa uno charme particolare.
Scegliere lo stile e via libera al cambiamento
Chi non ama passeggiare nei mercatini dell’antiquariato e portarsi a casa un pezzo unico, con l’idea di risistemarlo? Quando adocchiamo una cassapanca, una scarpiera o una vecchia credenza immaginiamo già come sarà dopo il restyling con un design jungle, rustico, o boho chic. Non vediamo l’ora di procurarci quei pochi materiali per metterci subito al lavoro:
- Carta da parati o stoffa
- Forbici
- Pennello
- Colla
- Pannelli in cartone o compensato
- Smalto
Si procede con il carteggio della vecchia vernice, e si passano col pennello due mani dello smalto scelto in base al tipo di effetto desiderato. Si foderano, quindi, i nuovi pannelli da inserire all’interno delle cornici delle ante. Ritagliata la stoffa o la carta da parati della misura di ciascun pannello, si bloccano con uno strato sottile di colla. Una volta che il mobile sarà asciutto, si fissano i nuovi pannelli foderati sulle ante del mobile, aggiungendo eventualmente altra colla. Questo sistema consente di cambiare lo stile ogni volta che si vuole.
Consigli per il recupero degli oggetti nell’arte del restyling
Un mobile compromesso dall’usura del tempo e una cassettiera un po’ troppo datata non sono certo un problema per chi vuole far emergere uno stile rivisitato che illumini gli ambienti della casa. La cosa importante è sistemare prima i difetti, livellando bene il legno e passando uno smalto protettivo; poi potranno utilizzare colori a basso impatto ambientale, come quelli a base di acqua, e una colla versatile, duratura, adatta a lavori precisi. Per alimentare l’ispirazione risultano molto utili cataloghi di arredamento decor, i siti che illustrano il restyling in chiave vintage, country, decapè, ma anche la frequentazione di mercatini che mettono in mostra oggetti frutto dell’arte manuale e della creatività.
Le decorazioni finali
Per svecchiare una consolle della nonna o trasformare due sedie in un divano che ricorda l’eleganza provenzale, si possono utilizzare pomelli laccati, scampoli di stoffe, chiodini da tappezziere, stickers, carta papiro. Si può ricorrere alle tecniche dello stencil geometrico o barocco, rinnovare un mobile con la vernice lavagna o ricreare raffinati effetti pittorici con la tecnica del One Stroke Painting. Trattandosi di “Fai da te” è consentito un largo margine di personalizzazione in base ai propri gusti estetici, magari mischiando più tecniche insieme. Alla fine sarà valsa la pena recuperare, anziché spendere per l’acquisto di un mobile nuovo!