La Corte di Cassazione ribalta la decisione della Corte d’Appello di Genova, confermando il fallimento della Porto di Imperia Spa.
La società si trova al centro di uno scandalo che aveva portato in carcere l’ex patron del gruppo Acquamarcia, Francesco Bellavista Caltagirone, poi assolto dalle accuse.
La Cassazione ha accolto le tesi dei curatori, Stefano Ambrosini e Filiberto Ferrari, e della Procura Generale, giudicato fondata l’impostazione adottata nel 2013 dal Tribunale di Imperia, che aveva dichiarato fallita la società.
La Corte d’appello di Genova aveva evidenziato un vizio procedurale nell’istanza presentata dalla Procura, vizio che gli Ermellini hanno giudicato inesistente.
Ora toccherà alla Corte d’appello decidere sullo stato di insolvenza della società all’epoca del fallimento.
Lo stato passivo della società ha fatto emergere debiti non pagati per oltre dieci milioni di euro, mentre lo scorso anno il Tribunale di Imperia ha riconosciuto un credito del Comune verso il fallimento pari a oltre 70 milioni di euro.