Incontro con la campionessa italiana di scacchi Rita Gramignani che premierà gli allievi del circolo di Santo Stefano Magra.
Incontro con la campionessa italiana di scacchi. Consegna del diploma di “maestro di Circolo Casa degli Scacchi”.
A scuola di scacchi con la campionessa italiana Rita Gramignani
Sabato 12 giugno alle ore 17.00 presso la Biblioteca Civica C.Arzelà di Ponzano Belaso si terrà un incontro con la campionessa italiana di scacchi Rita Gramignani che, insieme alla sindaca di Santo Stefano Magra Paola Sisti, premierà per il loro impegno e le loro abilità, i ragazzi del Circolo Casa degli Scacchi di Ponzano.
Gramignani consegnerà infatti il diploma di “maestro di Circolo Casa degli Scacchi” agli 11 allievi tra i 5 e i 13 anni che ha personalmente seguito in questo anno di corso, sperimentando con loro un metodo di apprendimento mai testato prima.
«Con i ragazzi del Circolo Scacchi di Santo Stefano ho adottato per la prima volta un metodo sperimentale che ho creato personalmente – racconta Gramignani – Mi sono ispirata al celebre libro, poi divenuto film, “Searching for Bobby Fischer” e a una celebre frase di Oscar Wilde: “gli scacchi prima si comprendono e poi si studiano”».
Dopo appena un anno di sperimentazione, questo approccio, che prende in prestito nozioni di cibernetica e informatica, ha già dato i suoi frutti.
Ha dimostrato di sviluppare capacità di apprendimento superiori ai metodi tradizionale, stimolando la competitività tra i ragazzi ma anche l’onestà verso i compagni.
Racconta come segue la storica campionessa di scacchi:
«Per un anno ci siamo collegati su Google meet, esercitandoci per migliorare le capacità di visualizzazione, memorizzazione e rappresentazione.
Abbiamo lavorato tanto sulla memoria, senza la quale non si può fare nulla, ma anche sulla creatività, ottenendo risultati straordinari.
Ad esempio i ragazzi hanno imparato subito l’annotazione algebrica, che può risultare spesso ostica, dimostrando grande entusiasmo.
È stata un’esperienza bellissima – conclude Gramignani – Auguro ai miei allievi di raggiungere un giorno il titolo di maestro nazionale, il riconoscimento più alto che possa essere attribuito a un giocatore di scacchi».