La Danimarca è la patria della favola della Sirenetta, ma anche della più incredibile avventura calcistica legata agli Europei: quella del 1992 e della cenerentola di Møller Nielsen. A quasi trent’anni di distanza da quell’incredibile impresa dell’edizione di Svezia, i danesi proveranno a conquistare l’ambito trofeo di EURO 2020, partendo ancora una volta da outsider. Come ha raccontato il talentino doriano Mikkel Damsgaard, prima di imbarcarsi sull’aereo in direzione Copenaghen: «Non siamo i favoriti, non partiamo davanti a tutti, ma… quando partecipi ad una competizione del genere devi sempre pensare di poterla vincere. E io ci credo. La nostra è una nazionale dove si lotta e si corre l’uno per l’altro: la forza è l’insieme».
Casa. Nessuno è rimasto indifferente ai colpi di classe del biondino di Jyllinge, nemmeno il commissario tecnico dei danesi Kasper Hjulmand. «Durante questa prima stagione in Italia ho imparato molto – racconta il numero 38 doriano -, soprattutto dal punto di vista della velocità di pensiero. So di non essere uno dei giocatori più importanti della rosa, ma già essere qui tra loro è una soddisfazione. Questa è una squadra che ha il giusto spirito e qualità importanti. Nel nostro girone affronteremo Belgio, Russia e Finlandia. Sarà dura, ma possiamo farcela. Giochiamo in casa, nello stadio di Copenaghen, sarà bellissimo poterlo fare davanti ai nostri connazionali».