Stamane il nuovo prefetto di Genova Renato Franceschelli si è recato in visita presso la Caserma di “Forte San Giuliano” per un saluto di presentazione ai carabinieri del Comando provinciale di Genova.
All’arrivo ha ricevuto gli onori del picchetto d’onore schierato all’ingresso del Forte, lungo lo storico ponte levatoio.
Ad attenderlo il comandante provinciale, colonnello Gianluca Feroce, che ha successivamente accompagnato il prefetto presso la sala riunioni della sede per l’incontro con gli ufficiali e un breve “briefing” incentrato sulle caratteristiche organizzative e operative dei presìdi dell’Arma dislocati sul territorio, nonché sulle principali problematiche connesse con la situazione della criminalità e della sicurezza in ambito provinciale.
A seguire, il prefetto Franceschelli ha potuto visionare l’esposizione dei nuovi equipaggiamenti, materiali e mezzi in dotazione all’Arma genovese (tra cui la Stazione Mobile recentemente assegnata per le esigenze del Centro storico cittadino) scambiando qualche considerazione con il “negoziatore di 1° livello” e gli altri operatori specializzati dell’aliquota di “pronto intervento” del Nucleo Radiomobile, del nucleo Artificieri e Antisabotaggio (che hanno presentato il robot per bonifiche e l’apparato radiografico, entrambi di ultima generazione) nonché dell’Aliquota di Intervento Antiterrorismo (A.P.I.) in “assetto operativo” completo, muniti dei vari sistemi optoelettronici e di armamento, equipaggiamento e protezione balistica per gli interventi in emergenza.
Il prefetto Franceschelli ha poi visitato le aree più moderne e tecnologicamente avanzate del ComandProvinciale, soffermandosi con particolare interesse sull’articolazione dedicata alle “fasce deboli” e alla “violenza di genere”, acquisendo cognizione delle potenzialità e funzionalità della c.d. “stanza dei colori” ossia lo specifico e attrezzato locale dedicato alle “audizioni protette” delle vittime di reati di genere.
Il Prefetto Franceschelli, in chiusura, ha espresso al Comandante Provinciale e a tutti i Carabinieri presenti sentimenti di profonda gratitudine e apprezzamento per il diuturno contributo offerto dall’Istituzione nella lotta ad ogni forma di illegalità, per la prossimità alle comunità più isolate e per la capacità di trasformare celermente in azioni concrete le decisioni concertate nei tavoli istituzionali, operando con dedizione e alto senso dello Stato nel quotidiano così come nel corso delle gravi emergenze che hanno colpito negli anni più recenti il territorio ligure.
Terminava la visita la tradizionale dedica dell’Autorità sul Libro d’Onore del Reparto.