C’è un luogo al confine tra Serbia e Bosnia (precisamente Repubblica Serba di Bosnia e la precisazione non è banale) dove tutto sembra possibile, dove Utopia, Sogni e Distopie convivono tra i boschi e le case in legno degli antichi Vlasi, popolazione di frontiera che da secoli abita queste terre meravigliose ma spesso dimenticate.
Qui, a Mokra Gora, precisamente sulla collina di Mecavnik , il regista Emir (ora Nemanja) Kusturica ha costruito il primo dei sui villaggi dell’Utopia, Drvengrad dove ogni mese di Gennaio a ridosso del Natale e del Capodanno Ortodosso , si tiene il “suo” Festival del Cinema, Kustendorf. Il nome del festival si deve ad un gioco di parole tedesche che letteralmente significa “Città delle Arti”, suggerito a Kusturica dall’amico sceneggiatore Peter Handke.
È di questo luogo sospeso tra realtà è fiaba che il regista parlerà a Valloriate, in Piemonte, nell’ambito del Festival dei Mondi il 3 luglio alle ore 21.00.Porterà la sua visione del mondo, figlia di scelte difficili e controverse legare alla sua scelta di passare dall’altra parte, da quella che potremmo considerare la parte sbagliata.
Non è questo il luogo per parlare delle scelte del regista ci vorrebbe molto tempo e una lunga riflessione, chi volesse leggere la “versione di Kusturica” può leggere la sua autobiografia ” Dove sono in questa storia” .
Queste brevi riflessioni sono invece un invito alla scoperta, appena sarà possibile, di luoghi colmi di leggende ancestrali e mirabili profezie.
E non sto parlando solo del “profeta” Kusturica, bensì dei profeti Nulla e Mitar Tarabic vissuti nella seconda parte del 1800 nel piccolo villaggio di Kremna anonima stazione sulla linea ferrata che collegava Uzice e Visegrad, da qualche anno rinata a nuova vita, anche grazie al film di Kusturica “La vita è un miracolo”.
I due profeti, zio e nipote diedero prova della loro chiaroveggenza profetizzando addirittura la prima e la seconda guerra mondiale.
That’s all folk !come direbbero gli americani ?
Lascio a voi il giudizio.
Per conoscere queste storie però bisogna essere viaggiatori più che turisti e armarsi di pazienza e curiosità .
Siete pronti a viaggiare.
Nel frattempo chissà che non ci si veda a Valloriate magari nel farci una foto con il principe del Kusturistan, il Professore come lo chiamano tra quei mondi meravigliosi.
Siete sempre aperto e pronti a farvi perché su questo di sicuro concordo con Kusturica … La vita è un miracolo. Damiano Gallinaro