Si è accesa la polemica su Facebook dopo le dichiarazioni del governatore della Liguria Giovanni Toti che si è detto d’accordo sul Green pass modello francese che impedisce a chi non è vaccinato o è risultato negativo al tampone di accedere a bar, ristoranti, cinema e altre attività.
C’è, infatti, chi è d’accordo con Toti e chi, invece, lo critica evocando una “discriminazione ingiustificata” o un ritorno agli anni ’20.
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“Sul green pass – scrive Toti su Facebook – sono d’accordo con la Francia! Da governatore, come potrei spiegare ai cittadini che si sono vaccinati che potrebbero dover di nuovo limitare le loro libertà, nonostante tanti sacrifici, per colpa di chi non si è voluto proteggere? Io mi sono vaccinato. Come me milioni di persone lo hanno fatto per senso civico, per la propria salute e quella degli altri.
Non è un obbligo ma credo sia giusto, come ha scelto la Francia, impedire l’accesso a bar, ristoranti, cinema e tante altre attività a chi non ha il green pass o almeno il tampone fatto nelle ore precedenti. Perché queste libertà le abbiamo riconquistate soprattutto grazie ai cittadini che quel vaccino l’hanno fatto.
E non meritano oggi di doverci rinunciare per colpa di chi è rimasto a guardare… e spesso a criticare.”
Questa mattina il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova Matteo Bassetti aveva espresso un’idea del tutto simile.
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