“Tornare a Genova, dopo 20 anni dal G8, dalla meravigliosa ricchezza espressa dai movimenti, dalla brutalità della repressione culminata con l’uccisione di Carlo Giuliani, con la mattanza della Diaz e con le torture a Bolzaneto, non è per Rifondazione Comunista una celebrazione”.
Lo ha riferito oggi Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
“I danni – ha aggiunto Acerbo – prodotti dai ‘grandi’ asserragliati 20 anni fa nella zona rossa, continuano a far male.
Anzi, le scelte di austerity, di privatizzazione, di compressione dei diritti e dei servizi essenziali, sono alla base anche dell’emergenza sanitaria da cui ancora non siamo usciti.
Siamo tornati a Genova perché, al contrario di molti, non ci siamo arresi al pensiero unico neoliberista e al capitalismo come religione assoluta”.