“Nel 2001 ero presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria all’epoca dei fatti del G8 di Genova e resto convinto che i migliori giudici siano i cittadini genovesi.
Loro videro con i propri occhi chi erano gli aggressori, e cioè i dimostranti violenti dei centri sociali e dell’area antagonista che misero letteralmente a ferro e fuoco la nostra città, e chi gli aggrediti, e cioè gli agenti delle Forze dell’ordine.
Le divise, al netto di chi si rese responsabile di deprecabili eccessi, fronteggiarono una violenza di piazza senza precedenti pagando con centinaia di feriti il loro senso del dovere al servizio dello Stato.
E’ di sconcertante gravità che Comune di Genova e Regione Liguria abbiano concesso Palazzo Ducale anche a chi, portando in corteo lo sconcio striscione ‘No foibe No party’ ha negato il martirio delle foibe.
Il sindaco Bucci e il presidente Toti non hanno proprio niente da dire?”.
Lo ha dichiarato l’ex presidente del consiglio regionale e attuale esponente di CasaPound Gianni Plinio.
G8 vent’anni dopo, son sempre gli stessi: no foibe no party. Corteo a Genova