“Durante l’incontro di ieri del ministro Roberto Cingolani con il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il vice presidente Alessandro Piana e i sindaci del territorio, è emersa l’evidente contrarietà al Parco nazionale di Portofino così come formulato dal ministero della Transizione ecologica.
Infatti, non si possono accettare criteri e numeri calati dall’alto per quanto riguarda la superficie del nuovo Parco nazionale, che crescerebbe ad oltre 5300 ettari coinvolgendo altri 8 Comuni, anche in considerazione della superficie in chilometri quadrati della Liguria.
Risulta che il ministro abbia riferito ai rappresentanti degli Enti locali che se il territorio non vuole il Parco nazionale così esteso, da parte sua non vi sarà una forzatura. Tuttavia, quello che non capisco e mi preoccupa è il fatto che l’altro ieri il ministro ha firmato il decreto.
Non poteva aspettare la riunione di ieri prima di firmarlo?
In ogni caso, mi auguro che il ministro mantenga gli impegni presi nella riunione di ieri con i rappresentanti del territorio. Da parte mia presterò massima attenzione al prosieguo della vicenda”.
Lo ha dichiarato ieri il vice capogruppo regionale Sandro Garibaldi (Lega).