Al via la “cabina di regia” a Palazzo Chigi riguardo le nuove misure sull’obbligo del Green Pass o come già in tanti lo definiscono “Super Green pass” per i lavoratori del settore pubblico e di quello privato.
La riunione è presieduta dal premier Mario Draghi e partecipano i capidelegazione di M5S, Lega, Fi, Pd, Iv e Leu.
I capodelegazione presenti alla riunione con Draghi a Palazzo Chigi sono il ministro della Cultura Dario Franceschini per il Pd, il titolare del Mise Giancarlo Giorgetti per la Lega, il ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini per FI, la titolare per le Politiche Giovanili Elena Bonetti per Iv, il ministro della Salute Roberto Speranza per Leu, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.
“Green pass obbligatorio per entrare in tutti i luoghi di lavoro.” Sarebbe questo il sistema per raggiungere entro un mese la soglia dell’80% di vaccinati.
Mario Draghi, ha spiegato che questa è una “soluzione accomodante” e lo definisce un “percorso che unifica”, preferibile ad un “obbligo vaccinale”.
Dalla metà di ottobre bisognerà essere vaccinati, aver fatto un tampone o essere guariti dal Covid, per entrare in uffici pubblici e privati, ma l’obbligo dovrebbe essere esteso anche a studi professionali, negozi, ristoranti.
Per chi si presenta al lavoro senza, ci saranno sanzioni: una multa, che dovrebbe andare dai 400 ai 1000 euro, e disciplinari, che saranno modulate sulle diverse categorie.
Sarà previsto il divieto di licenziare. Da risolvere il nodo dei tamponi. Il governo non vuole renderli gratuiti, probabilmente perché c’è il rischio di disincentivare i vaccini.
Il tavolo tecnico sul decreto per il “Super Green pass” proseguirà anche nelle prossime ore.
E’ possibile che si sia una differenziazione per l’entrata in vigore delle misure, scaglionandole tra l’1 e 15 ottobre.
Alle 16 il testo dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri per il via libera.