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Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio

Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio
Palazzo San Giorgio a Genova (foto d'archivio)

Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio il 14 ottobre alle 17. Comincia con un concerto il nuovo progetto di Teatro Pubblico Ligure.

Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio il 14 ottobre alle 17, ideato a e diretto da Sergio Maifredi, con il sostegno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il patrocinio dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile.

Per la prima volta una rassegna teatrale è ospitata dal Palazzo simbolo del mare dell’economia a Genova. Giovedì 14 ottobre 2021, alle ore 17 va in scena “Il vecchio e il mare” tratto dall’omonimo romanzo di Ernest Hemingway, spettacolo di musica e parole diretto e interpretato da Roberto Alinghieri con l’Ensemble Hemingway.

Il gruppo è composto da Giuseppe Bruno (pianoforte e direzione), Bruno Fiorentini (flauto), Valentina Renesto (sax alto, voce), Francesca Simonelli (sax tenore e sax baritono), Valerio Giannarelli (violino), Danilo Grandi (contrabbasso).

Lo spettacolo, prodotto da Teatro Pubblico Ligure, va in scena nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio.

L’ingresso è libero ma con prenotazione obbligatoria al numero 348 2624922 o a info@teatropubblicoligure.it ed è preceduto alle ore 16,15 da una visita guidata a Palazzo San Giorgio, condotta da Silvia Martini, Ufficio Relazioni con il Pubblico di Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (riservata alla persone registrate ai numeri e alla mail di cui sopra).

Ad occhi chiusi, di fronte al mare, saremo tutti il vecchio Santiago, il protagonista de “Il vecchio e il mare”, capolavoro di Hemingway. Santiago parla da solo, racconta la sua lotta contro i propri limiti e le proprie paure.

Saremo tutti sulla sua barca, in mezzo all’oceano. Il mare come luogo di sfida, di riflessione obbligatoria e profonda.

L’uomo ha un arpione, il marlin ha una spada… Il pesce spada è un pesce nobile, non è uno squalo e la nobiltà dello scontro si misura ad ogni strappo dell’animale, ad ogni giro di lenza… Un racconto semplice, la storia di un pescatore, di un ragazzo che lo aspetta, che vinca o che perda, per imparare da lui, la lotta con il marlin e con tanti, troppi squali: una storia al limite della morte.

Tanti temi nel racconto di Hemingway che nel 1959, con il film di John Sturges interpretato da Spencer Tracy, vinse un Oscar: non per l’interpretazione, ma per le musiche.

Il grande Dimitri Tiomkin, autore delle più belle colonne sonore internazionali dagli anni ‘30 agli anni ’60, compose le musiche che facevano da contrappunto efficace ai silenzi del mare e agli stati d’animo evocati da Hemingway.

Uno spettacolo con un grande attore e sei musicisti che ripercorre l’intero romanzo e le sue drammatiche sfumature attraverso le parole del grande scrittore nella storica traduzione di Fernanda Pivano e le musiche tratte dalla colonna sonora del celebre film.

“Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue con la forza e la dolcezza della “Ninfa Calipso” interpretata da Amanda Sandrelli giovedì 28 ottobre alle 17, il canto V di “Odissea un racconto mediterraneo” sull’abbandono di Odisseo, che preferisce la sua libertà alla promessa dell’immortalità. Mercoledì 10 novembre si entra nella storia e nel mito con “La leggenda del Rex.

Dal Nastro Azzurro a Fellini” di e con Massimo Minella che, accompagnato da Franco Piccolo alla fisarmonica, ricostruisce gli anni brevi e intensi della nave dei record, costruita dai cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente, transatlantico affondato e rinato nell’immaginario collettivo grazie a un genio del cinema.

Giovedì 16 dicembre David Riondino farà rivivere il “Corsaro nero” di Emilio Salgari, uno dei più popolari romanzi d’avventura, scritto proprio a Genova e dedicato al Signore di Ventimiglia, divenuto corsare per vendicare i fratelli uccisi a tradimento dal duca Wan Guld al soldo degli spagnoli.

Il 20 gennaio 2022 va in scena “Le isole del tesoro” con Giuseppe Cederna, autore del testo insieme a Sergio Maifredi che ne cura la regia.

Il punto di partenza è “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson, altro grande romanzo d’avventura, ma con il tempo le isole sono diventate due, perché a quella letteraria si è unita quella vera, in Grecia, frequentata appena può da Cederna, per ritrovarsi, com’è accaduto quando la pandemia glielo ha permesso.

Si passa all’epica di “Moby Dick”, immensa storia di Herman Melville, che giovedì 17 febbraio sarà portata in scena da Corrado d’Elia, impegnato anche come regista.

Sarà il capitano Achab, furioso e in cerca di vendetta contro ogni ragione, e anche la balena bianca, simbolo della sua folle caccia e di una ricerca che non finisce mai.

Prima assoluta giovedì 10 marzo per Paolo Rossi in “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, autore antesignano di tanta fantascienza, che qui immagina l’esplorazione degli abissi marini a bordo del Nautilus. Rossi ne esalta il senso metaforico, guardandolo con gli occhi di oggi.

Secondo debutto giovedì 24 marzo con “Robinson Crusoe” da Daniel Defoe, interpretato da Andrea Nicolini e Alberto Giusta, storia di un naufrago, un eroe moderno campione di resilienza, che si adatta all’isolamento e non smette mai di credere nel futuro né di affidare al mare i suoi sos.

Giovedì 31 marzo Moni Ovadia traccia una linea che unisce “Ulisse Achab Noè”, personaggi legati da un sentiero d’acqua in cui rintracciare il pensiero dell’Uomo che attraversa i secoli ponendosi le identiche domande sullo stesso mare, con gli occhi sull’orizzonte e il cuore impegnato in un viaggio infinito. Infine, “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” si chiude giovedì 7 aprile con “Maqroll, gabbiere” di Federico Sirianni, autore e musicista che lo interpreta con Raffaele Rebaudengo alla vilola e alle tastiere e Filippo Filoq Quaglia alle sequenze e al basso, diretti da Maifredi.

Liberamente ispirato ai romanzi di Alvaro Mutis da cui già deriva “Smisurata preghiera” di Fabrizio Da Andrè, descriva la figura del marinaio più isolato e cruciale, quello che passa la maggior parte del tempo sull’albero più alto, quello che vede le cose per primo pagando questo privilegio con un’incollocabilità dal forte sapore esistenziale.

Con il progetto “Capitani coraggiosi a Palazzo San Giorgio” prosegue la riflessione sull’infinito iniziata con la XIV edizione dei “Dialoghi sulla rappresentazione”, dedicati a “L’infinit∞ da Achille e la tartaruga a Leopardi”, che ne costituisce la premessa.

A cominciare questo percorso, a Palazzo Tursi e Palazzo Reale, sono stati l’antropologo Marco Aime, il filosofo Ermanno Bencivenga, l’italianista Corrado Bologna e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Il viaggio prosegue con il mare nello sguardo dei capitani coraggiosi