E’ stato sgomberato nel primo pomeriggio di oggi dalla Polizia il Varco 4 del Porto di Trieste, dove si era radunato un migliaio di portuali e semplici cittadini per protestare contro l’obbligo del Green pass per i lavoratori introdotto dal Governo Draghi.
Alcuni mezzi della Polizia sono giunti al presidio dall’interno del porto e hanno fatto sgomberare con “forza progressiva” la zona, utilizzando idranti e lacrimogeni e facendo cariche sui manifestanti pacifici.
Ma la protesta continua. Oltre duemila manifestanti si sono trasferiti in piazza Unità d’Italia, stringendosi attorno al portuale Stefano Puzzer.
Parla Stefano Puzzer
I manifestanti li attendevano seduti dall’altro lato del Varco lungo la strada seduti a terra intonando “La gente come noi non molla mai” e “Libertà”.
Stamane, durante lo sgombero del Porto di Trieste, i poliziotti sono scesi dai mezzi in tenuta antisommossa e un funzionario ha più volte invitato i lavoratori a disperdersi “in nome della legge”. Poi sono stati azionati gli idranti e alcuni manifestanti sono rimasti leggermente feriti.
I portuali triestini con le tute gialle e i lavoratori No Green pass si sono alzati in piedi gridando “libertà” e chiedendo alle Forze dell’ordine di arretrare. E ancora: “abbiamo tutti famiglia”, “vogliamo il diritto a lavorare”.
Il corteo di manifestanti nel primo pomeriggio è tornato in centro città, dove in molti, in silenzio, si sono seduti a terra: “Vediamo se hanno il coraggio di caricarci anche in piazza Unità d’Italia”.
La situazione nelle altre città italiane.
Porto di Genova, varco Albertazzi bloccato: poliziotti si tolgono i caschi | Video
A Bologna, sul fronte dei trasporti tutto procede con regolarità. Al momento, per quanto riguarda la Stazione centrale, per oggi sono previsti tutti i treni regionali di Trenitalia e anche quelli di Tper, l’azienda di trasporto pubblico. Inizio di mattinata senza criticità anche per gli autobus in servizio nel territorio della Città metropolitana di Bologna.
Nessun presidio stamane, all’apertura del primo turno, ma lo sciopero contro il Green pass continua nello stabilimento della San Benedetto di Scorzè, a Venezia. Lo rende noto un rappresentante della usb, sigla che copre circa 85% degli operai. Mercoledì e venerdì sono annunciati nuovi presidi fuori dai cancelli dalle 10 alle 14.
Un sit-in di portuali in solidarietà ai colleghi Trieste si è radunato dalle 7 circa al porto di Ravenna. Secondo quanto appreso, si tratterebbe di qualche decina di persone e il presidio si sarebbe già sciolto, senza alcun impatto sull’operatività del porto. L’appello a partecipare era partito ieri da chat su Telegram e chiamava a raccolta non solo portuali ma anche lavoratori di “Enichem, Eni-Versalis, Marcegaglia, Unieuro, Polynt, Her, Dock cereali porto, Vigili del fuoco Ra, Teorema e Cooo e del comitato di libera scelta Ravenna”. L’azione, si leggeva nella nota, ha l’obiettivo di dare un “contributo territoriale” a un’iniziativa nazionale “che vede nei porti i punti di aggregazione, ma che raccoglie il malessere di tutte le categorie di lavoratori, dai sanitari agli insegnanti passando per ogni attività privata, stanchi di ricatti e imposizioni”.
Primo lunedì mattina nei luoghi di lavoro con l’obbligo del Green Pass anche per Perugia e provincia, dove la tenuta del sistema sembra confermarsi. A quanto pare, quindi, non si registrano particolari difficoltà. Nessuna segnalazione è arrivata di prima mattina con ingressi al lavoro che si sono svolti con regolarità. “Tutto tranquillo” commentano da Confindustria, relativamente alle aziende e imprese e vista anche l’autonomia nell’organizzare i controlli.
Nessuna particolare criticità è stata segnalata finora dall’Ente Autonomo Volturno in merito alle linee vesuviane e flegree gestite dall’azienda di trasporto in Campania. In particolare il servizio della Circumvesuviana non ha fatto registrare finora disservizi come quelli che la settimana scorsa hanno inciso notevolmente sulla programmazione dei treni, comunque non dipendenti dalla introduzione della certificazione obbligatoria. Trasporto pubblico regolare a Napoli. Dall’inizio del servizio non si registrano inconvenienti o disagi sulla tratta della linea 1 della metropolitana né per quanto riguarda le funicolari. Per quanto riguarda il servizio su gomma c’è qualche ritardo su alcune linee a causa di personale che risulta in malattia.
Ancora code nella prima mattinata di oggi ai varchi di ingresso dell’ex Ilva di Taranto per i controlli sui Green pass, anche se meno lunghe rispetto a quanto accaduto nel primo giorno di entrata in vigore dell’obbligo della certificazione sui luoghi di lavoro.
Traffico regolare anche stamani nel porto di Livorno: dalla mezzanotte alle nove di stamattina sono state una decina le navi in ingresso e in uscita tra traghetti, cargo e portacontenitori, spiegano dall’Avvisatore Marittimo di Livorno, da dove al momento non si segnala alcun problema legato alle proteste per l’obbligo del Green pass per i lavoratori.
A Roma anche questa mattina le aziende che erogano i servizi di trasporto pubblico e igiene urbana, l’Atac e l’Ama, non riscontrano criticità particolari legate al Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro. In mattinata si è registrato un problema tecnico alla stazione Re di Roma della metro A.
Sono 20 i portuali rifiutati stamattina ai tornelli d’ingresso del porto di Gioia Tauro perché non in possesso del certificato o dell’esito negativo del tampone. Anche per quanto riguarda gli autisti dei tir in entrata non si registrano difficoltà, al momento un solo conducente è stato respinto perché privo sia della carta verde che che del tampone. Dati minimi anche rispetto a venerdì quando, in corrispondenza con l’introduzione dell’obbligo, nei primi turni di lavoro dello scalo vennero rimandati indietro in 60 circa. Da domani, secondo quanto si è potuto, apprendere dovrebbe partire il servizio messo a disposizione dal terminalista Mct per l’effettuazione del tampone gratuito che sarà attivo per i prossimi 15 giorni.
A Milano i mezzi pubblici di superficie, tram e bus, e le metropolitane proseguono regolarmente il loro servizio. In Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino, grazie alla riorganizzazione dei turni, i lavoratori assenti perché sprovvisti di Green pass vengono sostituiti e quindi non ci sono impatti sulla circolazione. Secondo gli ultimi dati comunicati dall’azienda venerdì scorso, quando è partito l’obbligo di esibire il Green pass, erano 272 i dipendenti sprovvisti di certificato verde, un numero che potrebbe essere leggermente migliorato, mentre le malattie hanno subito un incremento del 15/20% circa. Al momento le assenze di chi non possiede il certificato non impattano sul servizio.