Il corteo è partito da piazza Caricamento per arrivare in piazza della Vittoria
Dopo i presidi ai varchi portuali e ai vari incontri settimanali, i No green pass sono tornati per la quattordicesima volta di fila di sabato a manifestare a Genova così come in tante altre città italiane.
Diverse le associazioni che hanno organizzato il corteo fra cui Libera piazza Genova e Comitato liberi cittadini Genova.
Il tutto è iniziato intorno alle 15 in piazza Caricamento poi, intorno alle 17, è iniziato il corteo vero e proprio per le strade di Genova che ha visto la partecipazione di circa 2000 persone.
Il gruppo è partito da Piazza Caricamento per percorrere via Gramsci, via delle Fontane, piazza della Nunziata, largo Zecca, attraversare le due gallerie per arrivare in Piazza Corvetto.
Il tempo di un giro in piazza Corvetto e si sono poi riversati in via S.S. Filippo e Giacomo, per poi fermarsi e successivamente riversarsi in via Serra e chiudere il corteo in Piazza della Vittoria dove dopo le 19 si è tenuto un concerto per la Costituzione.
Proprio in piazza della Vittoria con il buio ci sono stati alcuni momenti suggestivi dove i manifestanti hanno acceso la luce dei propri cellulari come fossero delle candele.
I manifestanti erano decisamente più numerosi delle scorse settimane, quasi un crescendo e provenienti anche da fuori Liguria, forse anche in seguito allo sgombero del presidio del varco di Ponte Etiopia avvenuto in settimana ad opera della polizia.
Ad aprire il corteo lo striscione degli studenti genovesi anche se il corteo era composto da un pubblico decisamente eterogeneo, composto oltre che da studenti, anche da portuali, sanitari, lavoratori del pubblico impiego, semplici cittadini e pensionati.
Gli slogan sono gli stessi di sempre ma con qualche variante. Il primo forse più conosciuto, quello utilizzato dai portuali di Trieste “La gente come noi non molla mai!”, al più classico “No green pass! No Green Pass!”, “Trieste Chiama, Genova Risponde”, ma anche “Firenze chiama, Genova Risponde!” In riferimento alla manifestazione che si stava svolgendo in contemporanea nella città toscana ed ancora “Italia chiama, Genova risponde!”. Non sono, poi, mancati slogan contro il Governo, il premier Draghi e il ministro dell’Interno Lamorgese.
Il corteo, come sempre, si è svolto in modo pacifico, senza alcun tipo di tensione.