Ieri su Striscia la notizia, la nota trasmissione in onda in prima serata su Canale 5, è stato affrontato l’argomento delle piste ciclabili a Genova.
L’inviata Chiara Squaglia è giunta a Genova nei panni di una sorta di SuperMario in un videogioco per osservare, quella che definisce “Una variegata follia ciclabile.”
In pratica la Quaglia racconta le sue vicissitudini affrontate in sella ad una bici, tra i quartieri della Foce, Sampierdarena e Certosa, il tutto commentato dall’esperto di sicurezza stradale Enrico Bonizzoli.
Sotto la lente d’ingrandimento la larghezza, in certi punti della pista, ma anche la differenza dei colori (sembra sia vietato colorare di rosso l’asfalto stradale) e le interruzioni o l’assenza improvvisa della stessa pista. Il tutto a discapito della sicurezza di chi va in bici.
Il servizio parte da corso Brigate Partigiane. “In questa via – precisa la Squaglia – lo spazio ciclabile è delimitato non da due, ma da ben quattro linee tratteggiate, due bianche e due gialle”. “Lo spazio – prosegue l’inviato di Striscia mostrando un’auto che esce da un parcheggio ed una bici che la evita – che dovrebbe mettere in condizione i ciclisti in protezione e sicurezza, li espande a rischio della propria incolumità”.
Si passa subito dopo, sempre in zona Foce, a corso Marconi, dove la pista ciclabile diventa di colore rosso con una corsia occupabile in caso di necessità anche da altri veicoli, per esempio in uscita dal parcheggio.
Qui al posto delle righe gialle compaiono quelle rosse: “Giallo, bianco e rosso in un metro quadrato, dice Chiara Squaglia”… “In alcuni tratti i ciclisti si trasformano in acrobati” dice la Quaglia mostrando una ciclista in difficoltà in via Rimassa.
Ed eccoci a Sampierdarena dove in via Buranello, forse a causa della strada troppo stretta, lo spazio ciclabile è segnalato “solo da biciclettine e freccette sull’asfalto senza alcuna linea di delimitazione… Eh va beh qui sono andati al risparmio”.
Poi il passaggio a Certosa “Ma l’apice di questa follia ciclabile si raggiunge qui (nei pressi del castello Foltzer), dove la corsia torna ad essere di un bel rosso acceso, extra-small e, addirittura, posta sulla sinistra del senso di marcia delle auto” e “ciliegina sulla tutta” la corsia “si interrompe per ricomparire magicamente sulla destra della carreggiata”. dopo l’incrocio.
La dose viene rincarata da Enrico Bonizzoli, citato come esperto di sicurezza stradale: “Un vademecum di tutto ciò che non deve essere fatto per la viabilità ciclabile. Le corsie ciclabili non sono ancora normate e quindi non si possono fare. Nel caso specifico ci si è sbizzarriti usando linee di delimitazione in eccesso, quattro al posto delle due previste. Sono stati realizzati percorsi ciclabili troppo stretti, ben al di sotto delle misure minime prescritte, e disseminati di pericolosi ostacoli quali tombini o parcheggi posti a destra della viabilità ciclabile. Si è colorato l’asfalto di rosso, nonostante il codice della strada lo vieti di colorare l’asfalto di rosso, poi, esaurita la vernice, si è stata riempita sede stradale di frecce e simboli ma questa volta senza linea di delimitazione”.
A conclusione del servizio l’inviata Chiara Squaglia si cimenta in un percorso lungo le corsie ciclabili di Genova in stile Super Mario, pardon “Super Chiara” arrivando dopo varie peripezie incontrate sulla pista ciclabile, ad ottenere il punteggio per superare il “livello”.
Chiara Squaglia, infine, ricorda “a chi di dovere che sulla sicurezza dei cittadini sulle strade non si scherza.”
Ecco la versione integrale del video: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/corsie-ciclabili-da-pazzi_75266.shtml