“Questa volta il disastro è stato evitato, perché gli arresti sono arrivati prima del dramma”.
Lo ha dichiarato su fb il senatore del M5S Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, commenta gli esiti dell’inchiesta “Brooklyn” che stamane ha portato all’emissione di 6 misure cautelari, su richiesta della Dda di Catanzaro, e al sequestro del viadotto “Bisantis”, conosciuto anche come “Ponte Morandi”, e della galleria “Sansinato” sulla Strada Statale 280, nota come “dei Due Mari”, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica.
Lo ha riportato oggi l’agenzia Ansa.
Secondo gli inquirenti, è stato delineato “un grave quadro indiziario a carico degli imprenditori, titolari di fatto dell’impresa aggiudicataria dei lavori, i quali, a causa di problemi finanziari, con la complicità del direttore dei lavori e di un ingegnere dell’Anas, impiegavano nelle lavorazioni un tipo di malta di qualità scadente, ma più economico di quello inizialmente utilizzato”.
“Un altro Ponte Morandi – ha aggiunto Morra – che ci fa tornare alla mente quello, più noto, di Genova.
Come detto, questa volta il disastro è stato evitato. Bene, complimenti agli inquirenti.
Le imprese che si occupano di certi appalti devono essere trasparenti e lavorare con qualità ed efficienza. Più controlliamo a monte, meno rischi correremo. Chi in nome della velocità vorrebbe evitarlo è un irresponsabile che non fa il bene del Paese”.