“Si è concluso questa mattina di fronte al giudice monocratico di Genova il procedimento penale avviato due anni fa in seguito alla pubblicazione, nel novembre 2018, di insulti nei confronti della consigliera comunale del Partito Democratico di Genova Cristina Lodi.
Le indagini, coordinate dalla Polizia Postale a seguito della querela presentata dalla consigliera, hanno avuto origine da alcuni commenti pubblicati su Facebook in calce ad un suo intervento riguardante il sindaco Marco Bucci.
I sei imputati (A. C., G. D., M. D., W. G., S. M. e G. P. V.) hanno fatto pervenire lettere di scuse personali sottolineando come ‘non fosse mia intenzione ledere la Sua reputazione’, ‘il mio commento voleva essere solo una critica’, ‘intendevo esprimere un mio giudizio di natura prettamente politica’, ‘mi rammarico di essermi lasciato andare ad una battuta infelice e sgradevole’, ‘sono a rassegnarLe le mie scuse per i fatti oggetto del procedimento penale’.
Considerate le lettere di scuse e in seguito a una transazione economica simbolica proposta dagli imputati, Cristina Lodi ha rimesso la querela nei loro confronti”.
Lo hanno comunicato oggi i consiglieri del Pd genovese.
“Dopo tre anni forse la giustizia è arrivata – ha commentato Cristina Lodi – le persone che mi hanno oltraggiato hanno posto formalmente davanti al giudice le loro scuse e hanno offerto un risarcimento economico simbolico.
Ho rimesso la mia querela e l’ho fatto perché credo che questo sia un primo passo, un segnale, accogliendo le scuse come un elemento significativo e importante.
Auspico maggiore attenzione sul rispetto delle cariche politiche e mi auguro di non dovermi ritrovare in situazioni analoghe in futuro, invito tutti a denunciare sempre”.
“Oggi viene riaffermato un principio importante – ha dichiarato il capogruppo comunale del Pd Alessandro Terrile – gli insulti e gli attacchi personali non hanno nulla a che fare con la dialettica politica. E chi li proferisce è tenuto a chiedere scusa e a risarcire l’offesa.
Siamo vicini a Cristina Lodi, e continueremo a praticare la linea della massima fermezza contro la degenerazione del confronto civile e democratico.
Sarebbe un bel segnale che almeno su questo punto ci fosse condivisione unanime di tutti partiti e di tutte le Istituzioni, a partire dal sindaco Bucci”.