Unige: “La Polonia, ossia ovunque” con le traduzioni di Pietro Marchesani .
“La Polonia, ossia ovunque”, Genova e la cultura polacca. Una giornata di studio, ricordi e testimonianze nel decimo anniversario del grande studioso e traduttore di Wisława Szymborska. Czesław Miłosz, Zbigniew Herbert, Stanislaw Jerzy Lec, Sławomir Morozek, Witold Gombrowicz. Lunedì 29 novembre, ore 16,30 Palazzo Gio Francesco Balbi Via Balbi 2, Aula Magna, secondo piano. Letture: Andrea Nicolini e Marco Rivolta. La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid.
Wisława Szymboska disse a Pietro Marchesani: “Senza di te, in Italia io non esisterei”. Era il 2009 e l’aula magna dell’Università di Bologna era stracolma. La poetessa Premio Nobel per la Letteratura era stata accolta come una rockstar. Al suo fianco c’era Marchesani, traduttore dell’opera omnia di Szymborska, ma anche di autori della statura di Czesław Miłosz. Zbigniew Herbert, Stanislaw Jerzy Lec, Sławomir Morozek, Witold Gombrowicz.
Al grande studioso è dedicato il convegno “La Polonia, ossia ovunque”, nel decimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta nel 2011 a 69 anni. Organizzato da Teatro Pubblico Ligure e Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Genova. Si terrà lunedì 29 novembre alle ore 16,30, nell’aula magna di Palazzo Gio Francesco Balbi, al secondo piano di via Balbi 2. L’ingresso è libero ma i posti sono limitati.
L’ospite d’onore del convegno a cui partecipano le Università di Genova.
Alma Mater Studiorum di Bologna e La Sapienza di Roma, è Michał Rusinek, presidente della Wisława Szymborska Foundation. Un ruolo a cui la lunga frequentazione della poetessa polacca presto tramutata in fidata amicizia. Lo ha naturalmente destinato. Rusinek, professore e scrittore, è stato il testimone diretto della straordinaria stagione creativa di Szymborska (1923-2012). Nel suo rapporto privilegiato con Pietro Marchesani, per decenni guida inestimabile nella diffusione della cultura polacca in Italia. Non solo grazie alla sua attività di traduttore. Ma anche come direttore della facoltà di Lingua e Letteratura Polacca all’Università di Genova e prima come docente alla Sapienza.
Il Nobel ha ampliato l’attenzione verso una cultura in cui Szymborska occupa un posto di primo piano. Contribuisce ad ampliarne la conoscenza attraverso le traduzioni di Marchesani. “Ogni caso”, “Uno spasso”, “Grande numero”, edite da Scheiwiller “Vista con granello di sabbia”. “Due punti”, “L’attimo”, edite da Adelphi. Solo per fare qualche esempio.
Il Nobel del 1996 è stato il punto di partenza del rapporto tra la poetessa e Rusinek che, neolaureato, viene chiamato a farle da assistente. Riesce a guadagnarne la stima compiendo un gesto imprevedibile e coraggioso, per creare un argine al flusso ininterrotto delle telefonate: tagliò i fili. Gesto definitivo, in epoca pre wifi. Rusinek ha pubblicato “Nulla di ordinario su Wisława Szymborska” (Adelphi), in cui descrive i quindici anni di vita al fianco della poetessa. Recentemente la casa editrice Mimebù ha pubblicato un libro per bambini di Rusinek, “Piccole poesie di famiglia”, con le illustrazioni della sorella Joanna.
Ricordando Pietro Marchesani a dieci anni dalla sua scomparsa e il suo ruolo nella diffusione della poesia di Szymborska.
Con il convegno “La Polonia, ossia ovunque”. Si apre ancora una volta la porta su una cultura ricca e profonda, non ancora abbastanza nota in Italia. Dopo i saluti di Cristiano Broccias, direttore del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Genova. Insieme a Michał Rusinek ne parleranno: Luigi Marinelli, professore di Slavistica – Studi Europei, Americani e Interculturali alla Sapienza Università di Roma. Laura Quercioli Mincer, professore associato di Letteratura e Cultura polacca dell’Università di Genova. Andrea Ceccherelli, professore ordinario di Slavistica – Dipartimento di Lingue e Culture Moderna dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna; Laura Salmon, professore ordinario di Lingua e Letteratura russa e di Teoria della Traduzione dell’Università di Genova; Karolina Kowalcze, docente di Lingua polacca dell’Università di Genova.
Giuseppe Sertoli, professore emerito, già ordinario di Letteratura inglese dell’Università di Genova. Sergio Maifredi, presidente e direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure. A Sergio Maifredi, nel 2012 è stata conferita la medaglia di Bene Merito da parte della Ministero degli Esteri della Repubblica di Polonia. Onorificenza per il suo impegno nella diffusione della cultura polacca in Italia. Gli interventi saranno alternati a letture a cura di Andrea Nicolini e Marco Rivolta.
Ingressi limitati.
Prenotazioni: info@teatropubblicoligure.it L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Teatro Pubblico Ligure. Per prenotare scrivere a info@teatropubblicoligure.it . La manifestazione, che si svolgerà nel rispetto delle norme anti Covid vigenti. Sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Teatro Pubblico Ligure.