“Sono 25 gli ospiti che questa mattina sono stati trattati direttamente presso la casa di riposo di Masone (G.V.M. Macciò, ndr) con gli anticorpi monoclonali anti Covid-19.
Un’equipe del Policlinico San Martino composta da due medici e un infermiere, coordinata dal professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del San Martino e coordinatore del Diar Alisa malattie infettive, ha raggiunto la struttura per infondere direttamente gli anticorpi monoclonali ai pazienti che necessitano di questo trattamento per positività al Covid-19.
Ricordiamo che domenica scorsa, un’equipe sanitaria di Asl1 ha trattato con anticorpi monoclonali 8 anziani ospiti risultati positivi al coronavirus presso una residenza per anziani ad Arma di Taggia”.
Lo hanno comunicato oggi i responsabili di Alisa.
I 25 ospiti della Rsa di Masone avevano ricevuto già la terza dose del vaccino anti Covid, ma nei giorni scorsi erano risultati positivi al coronavirus.
“Sono stati purtroppo confermati – hanno riferito dal Comune di Masone – i 25 casi di positività alla Covid-19 tra i pazienti della struttura, che vanno ad aggiungersi a 7 operatori sanitari, anch’essi risultati positivi.
Fortunatamente, tutte le persone interessate stanno affrontando il coronavirus in buone condizioni di salute.
Si registra un solo caso di ospedalizzazione tra gli ospiti della residenza a causa di diverse problematiche sanitarie, oltre alla positività riscontrata.
Nuovi 25 casi di Covid in Rsa di Masone, avevano ricevuto la terza dose
“Grazie a un efficace lavoro di squadra – ha spiegato il governatore ligure e assessore regionale alla Sanità Giovanni Toti – è stato possibile evitare l’ospedalizzazione dei 25 ospiti risultati positivi alla Covid-19.
Nei giorni scorsi, nell’ambito di uno screening periodico di controllo, sono stati individuate delle positività tra gli ospiti della Rsa di Masone: con questo intervento, abbiamo potuto trattarli nella propria struttura, grazie alla sinergia tra Alisa, Policlinico San Martino, Asl 3, in collaborazione con la direzione sanitaria della struttura interessata”.
“Siamo state tra le prime regioni – ha sottolineato il prof. Bassetti – a impiegare i monoclonali e, a oggi in Liguria, sono stati trattati oltre 700 pazienti.
Fino ai giorni scorsi li avevamo somministrati unicamente in ospedale, ma l’opportunità di poterli infondere ai pazienti, direttamente in una casa di riposo, è certamente utile e comoda sia per pazienti sia per il Sistema sanitario.
Questo ci permetterà di evitare ricoveri e consentirà ai degenti della casa di riposo di essere seguiti e trattati da un’equipe di infettivologi direttamente sul posto. Ringrazio tutti gli attori coinvolti per la collaborazione, si tratta di un gran lavoro di squadra”.